Dura requisitoria del pubblico ministero, ieri mattina, al processo contro la camorra di Pianura. La pubblica accusa hachiesto l’ergastolo per tre esponenti dei Marfella-Pesce in rela-zione all’omicidio di Luigi Aversano e pesanti condanne per 24i mputati che il 15 marzo 2017 finirono in carcere o destinataridel provvedimento restrittivomentre erano già detenuti per altri reati. Tra essi ci sono la maggior parte dei vertici del clan e del gruppo rivale Mele, con i fratelli Giuseppe e Salvatore in prima linea. Secondo il pm, Salvatore Marfella (figlio del boss Giuseppe “o percuoco”), Giuseppe Foglia e Lorenzo Carillo dovrebbero scontare il carcere a vita. All’inchiesta hanno contribuito i pentiti Pasquale Pesce ‘bianchina’ e Raffaele Dello Iacolo ‘toc toc’.
Secondo l’accusa (ovviamente in attesa dei tre gradi di giudizio), Pasquale Pesce e Salvatore Marfella (figlio del boss Giuseppe detto ‘Pepp o percuoc’) ordinarono agli affiliati di uccidere il primo esponente del clan Mele trovato in strada. Toccò così a Luigi Aversano, 50anni, sorpreso in via Padula dai killer.