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“Ho portato Denise a casa…”, a Chi l’ha visto tutti i punti oscuri del caso Pipitone con Piera Maggio

Denise Pipitone e Piera Maggio
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E’ tornata a parlare Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone. Ha scelto i microfoni di Chi l’ha visto? Su Rai 3, il programma di Federica Sciarelli che ha riaperto il caso della scomparsa della bambina di Mazzara del Vallo dopo le segnalazioni della televisione russa. In tanti hanno sperato che Olesya Rostova fosse la piccola Denise, regalando inconsapevolmente visibilità ad uno sceneggiato pensato a regola d’arte.

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“Chiesi di cristallizzare la testimonianza dell’uomo che diceva di aver visto Denise viva, ma il giudice accolse l’opposizione dei pm”, ha detto l’avvocato Giacomo Frazzitta in diretta.

Poi si discusso anche del falso profilo prima chiuso e poi riaperto. “Sono la vera Denise…”: Naturalmente era un profilo fake.  “Aiutateci a condividere le foto in rete, ma solo quelle dai profili ufficiali”, appello di Piera Maggio in diretta.

Sul caso della bambina russa. Piera Maggio: “La verifica andava fatta senza remore, al di là delle polemiche. Ovviamente il metodo che pretendevano io non lo accettavo, perché loro avevano il DNA. Pretendevano che io andassi in trasmissione a fare il teatrino cosa che non avrei mai potuto fare, mai mi sarei presta a questo”, ha spiegato Piera Maggio.

Ricordiamo che il programma “Lasciali parlare” in onda sul primo canale russo aveva chiesto ai genitori di Denise di presentarsi in studio per fare il test del DNA in diretta accanto ad Olesya. Piera Maggio e Piero Pulizzi non hanno accettato e attraverso il lavoro dell’avvocato Giacomo Frazzitta sono riusciti a ottenere il gruppo sanguigno senza recarsi fisicamente in puntata. Poi i test sul sangue, rivelati in una discussa diretta della tv russa, avevano escluso qualsiasi legame familiare.

Parla Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone

“Per accelerare i tempi abbiamo chiesto il gruppo sanguigno, su quello ci siamo battuti, io non potevo aspettare mesi con le rogatorie per sapere se la ragazza era mia figlia. A me interessava sapere solo se la ragazza russa era mia figlia, solo dopo abbiamo messo tutto in mano alla procura, se poi questa ragazza ha voluto sfruttare la situazione a noi non interessa”.

L’appello

“Noi non molliamo, vogliamo la verità, vogliamo giustizia, ma soprattutto non ho mai perso la speranza di riabbracciare Denise. Non l’abbiamo mai persa, è’ sempre viva”. Queste le parole speranzose della mamma che sottolinea come il clamore mediatico abbia fatto di nuovo luce sulla scomparsa della piccola Denise: “In questi giorni, forse mai come adesso, è forte ed è sentito l’abbraccio da tante persone. Sono rincuorata – ha aggiunto – perché in questi giorni sono emerse anche quelle incongruenze e quelle anomalie che io ho sempre gridato in questi anni”.

Infine, sui social di Piera e Piero si legge l’appello affinché i riflettori non si spengano dopo questa segnalazione “Alla luce dei nuovi fatti emersi in questi giorni, noi genitori di Denise, Chiediamo aiuto a tutti a mobilitarsi a favore di Denise” invitando tutti a diffondere le locandine ufficiali con le foto di Denise Pipitone in rete e sui social.

Diversi interrogativi durante Chi l’ha Visto

Durante la trasmissione sono stati toccati diversi punti oscuri della scomparsa di Denise Pipitone. A partire dalla testimonianza dell’uomo audioleso che avrebbe visto Denise viva dopo il rapimento. “E’ perfettamente in grado di comprendere le domande nella lingua dei segni e di esprimersi in modo compiuto”, la consulente della mamma a #chilhavisto. Poi c’è il caso delle due intercettazioni. “Vai a prendere Denise…”: A chi si riferivano le persone intercettate tre mesi dopo il rapimento? Nessuna delle famiglie di Mazara del Vallo che hanno figlie con quel nome ha a che fare con loro. L’altra è “A casa gliel’ho portata”: Questa frase intercettata per i giudici non ha valore di confessione, la sorella assolta in via definitiva. #chilhavisto #DenisePipitone

Infine c’è il giallo della donna alla guida di un’auto che sbandò correndo vicino alla casa da dove la bambina era scomparsa. Nessuno ha mai risposto agli appelli.

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