A Natale tutti più buoni. Non i signori del racket che in questo periodo tentano di riscuotere la ‘terza rata’, quella imposta ai commercianti in prossimità delle feste. Lo sanno bene i poliziotti di Secondigliano che hanno dato vita ad uno spettacolare intervento arrestando uno di questi esattori. Non uno qualunque ma un personaggio vicino ai gruppi criminali del Rione Berlingieri. In azione gli uomini del locale commissariato (guidato dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito) e quelli della squadra di polizia giudiziaria (guidati dall’ispettore Luca Boccia), protagonisti dell’ennesima azione sul campo.
Gli agenti, profondi conoscitori del territorio, sapevano che da tempo c’era una persona che andava in giro a vessare i commercianti e così hanno deciso di intervenire. In manette è così finito il 59enne Sergio Migliore, detto “‘o fuochista”, pregiudicato della zona, non inquadrato in clan di camorra ma ritenuto dagli investigatori vicino agli ambienti criminali del Rione Berlingieri. L’uomo è stato bloccato con ancora i soldi in tasca dopo essersi presentato ‘per i compagni di Secondigliano’:per lui la pesante accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. La strategia dei ‘fantasmi’(come vengono chiamati gli uomini della squadra investigativa del commissariato di Secondigliano) è stata quella di ‘mescolarsi’ alla folla fingendosi clienti. Il blitz è scattato in via De Pinedo con gli agenti divisi in squadre in attesa del momento propizio. Momento che è arrivato quando Migliore si è recato in uno dei negozi ‘attenzionati’ dalla polizia.
Quando hanno capito che Migliore aveva appena riscosso presso un esercente hanno deciso di intervenire.
Hanno visto così arrivare Migliore che non ha fatto così in tempo ad uscire dal negozio che è stato bloccato e ammanettato. L’uomo è stato portato nel carcere di Secondigliano, in attesa della convalida dell’arresto. Migliore in passato è stato legato ai De Lucia, sottogruppo dei Di Lauro orbitante proprio nella zona tra il Perrone e il Berlingieri: negli ultimi tempi pare si fosse avvicinato ad ambienti criminali collaterali alla Vanella Grassi, clan di stanza nel centro storico di Secondigliano.
