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“Pizzo per gli amici di Casale” ad un imprenditore di Quarto, due condanne ed un rinvio a giudizio

Pizzo per gli amici di Casale ad un imprenditore di Quarto, due condanne ed un rinvio a giudizio
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Nicola Pezzella, alias Palummiello, Antonio Barbato e Giuseppe Diana, alias ‘o ciuciar’, erano stati arrestati lo scorso agosto dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta coordinati dalla Dda di Napoli su una estorsione ad imprenditore di Quarto per gli “amici di Casale”, impegnato in un cantiere edile ad aversa.

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Nicola Pezzella e Antonio Barbato, difesi dagli avvocati Danilo Di Cecco e Giovanni Cantelli, hanno deciso di farsi processare con il rito dal GIP del Tribunale di Napoli Dottoressa Isabella Iaselli, e sono stati condannati entrambi ad anni 7 mesi 4 di reclusione (il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 10 anni di reclusione).

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Diana Giuseppe alias ‘o ciuraro, difeso dall’avvocato Luigi Poziello, ha deciso di procedere con il rito ordinario e sarà processato dal Tribunale Collegiale di Napoli Nord con giudizio dibattimentale, dove proverà a smontare le accuse mosse nei suoi confronti.

Il fatto

Lo scorso Ferragosto Antonio Barbato, Nicola Pezzella e Giuseppe Diana, sono stati destinatari di un fermo a firma del Sostituto Procuratore Roberto Patscot della Dda partenopea per estorsione aggravata dal metodo mafioso, poiché avrebbero richiesto ad un imprenditore edile nel ramo delle costruzioni residenziali di Quarto – che stava effettuando lavori in via Giotto ad Aversa – di “mettersi a posto con gli amici di Casale”.
All’imprenditore venne chiesta una somma tra i 15mila ed i 20mila euro, poi scesa a 8mila euro grazie allo sconto concessogli da Nicola Pezzella. La cifra estorsiva accordata alla vittima fu versata dalla stessa in due rate a distanza di 15 giorni. Secondo la ricostruzione della Dda partenopea Barbato avrebbe partecipato al primo di quegli incontri ma non proferì parola. La vittima in sede di denuncia riconobbe però i tre estorsori. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Vincenzo D’Angelo e Antonio Lanza hanno confermato il ruolo apicale assunto da Pezzella nel gruppo Schiavone del clan dei Casalesi. Elementi che hanno poi portato all’operazione della Squadra Mobile.

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