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Camorra a Ponticelli. Pistola in bocca ai pusher rivali:«Se pagate i De Micco vi uccidiamo»

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Una storia di faide e di reciproche intimidazioni. E’ quella che ha caratterizzato la guerra di camorra a Ponticelli decennale tra i D’Amico e i De Micco. Un ‘botta e risposta’ continuo illustrato ai magistrati dell’Antimafia da diversi collaboratori di giustizia. Uno di questi, Gaetano Lauria, ha raccontato ciò che avvenne nelle fasi precedenti l’omicidio di Alessandro Malapena, 20enne ras emergente dei De Micco detti ‘Bodo’ ucciso proprio dai nemici del Conocal, i D’Amico ‘fraulella’.

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«Quando i De Micco vennero a chiudere la piazza sotto la finestra di D’Amico io, Favarolo, Marrazino, Enzo Aprea partimmo subito. Ercolani scese e partimmo». L’obiettivo dei ‘fraulella’ era quello di mandare un messaggio ai nemici:«Mettemmo la pistola in bocca al figlio di Pachialone (Eduardo Casella figlio di Salvatore) e dicemmo ‘Appena pagate ai De Micco vi uccidiamo’ perchè loro pagavano ai De Micco perchè avevano una piazza di crack e cocaina».

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