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Poste Italiane, va in pensione Angelo Biello: il ‘Cavaliere’ è il decano dei portalettere

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Quarantun’anni e non sentirli. Una vita intera al lavoro e per il lavoro. E’ questa la sintesi perfetta per descrivere la vita del Cavaliere Angelo Biello, il decano dei portalettere a Napoli, ‘storico’ caposquadra dell’ufficio recapito di Matteotti. Dopo ben quarantuno anni il cavaliere dice addio, va in pensione lasciando dietro di sè generazioni e generazioni di portalettere, direttori, amici e colleghi che hanno saputo apprezzarne l’etica del lavoro, la simpatia, la giovialità. Un percorso in Poste Italiane iniziato nel 1979 e che l’ha portato prima a Milano e poi a Napoli nel 1985, a Matteotti, l’ufficio che copre il centro del capoluogo partenopeo, città che il Cavaliere conosce come le sue tasche. Qui nel 2000 è stato nominato caposquadra.

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Il giorno della nomina a Cavaliere del lavoro: è il 1 maggio 2016

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Non c’è strada dei Quartieri spagnoli, della Pignasecca, della zona del Museo, di piazza Dante che Biello non sappia a memoria, per lui il ‘cuore’ di Napoli non ha segreti. Un riconoscimento arrivato qualche anno fa anche dalla stessa dirigenza di Poste Italiane con la nomina a cavaliere del lavoro il 1 maggio del 2016: una gratificazione doppia per chi come lui è nato e cresciuto a Poste, figlio di un postale che ha donato l’anima e più a questa azienda. Una storia, tra padre e figlio, ottuagenaria che a breve si chiuderà. Un’epoca. Un percorso riconosciuto e apprezzato da tutti: un saluto pieno di rispetto e ammirazione per un uomo che ha fatto del lavoro la sua vocazione. Gli amici e i colleghi rendono omaggio a chi la Storia l’ha fatta davvero.

Auguri Cavaliere

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