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«Prendo i tuoi suoceri e gli sparo in testa», il clima di terrore dei Raia contro i Notturno

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Minacce e ritorsioni. Questo il clima di tensione che si respirava fino a qualche mese fa a Scampia dove i Raia avevano messo in piedi una vera e propria caccia all’uomo nei confronti dei Notturno. Tensioni culminate con il tentativo di allontanamento dei secondi ad opera del gruppo del lotto T/A. Uno degli episodi più significativi le minacce alla moglie del boss Notturno. La donna, come riportato nell’ultima ordinanza che ha disarticolato il gruppo Raia (leggi qui l’articolo precedente), mentre era di ritorno dal cimitero incrociò Francesco Esposito e Salvatore Raia. Poco dopo mezz’ora, mentre la donna era in casa con la figlia, sentiva suonare al cancello del ballatoio, che dava accesso agli appartamenti e, nell’aprire solo la porta di ingresso di casa, notava all’esterno del predetto cancello alcune persone di sua conoscenza, tra cui un certo Tommasino, Francesco Raia, lo stesso Esposito e Salvatore Raia ed un’altra persona vicino all’ascensore, che, a suo parere, somigliava a Giovanni Raia. Erano presenti, altresì, due persone con dei cappelli che si trovavano all’interno del vano scala.

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Le minacce ai Notturno:«Prendo i tuoi suoceri e gli sparo in testa»

A quel punto, la donna sentiva Tommasino urlare dal cancello le seguenti parole “ ti do due ore di tempo, se tra due ora non te ne vai, ti buttiamo la benzina sotto la porta, ti facciamo prendere fuoco a te tua figlia e tuo marito dentro casa; se non viene tuo marito ti facciamo saltare in aria con tutta la casa; se non viene prendo i tuoi suoceri e gli spariamo in testa, hai capito! Ti do due ore di tempo”. Subito dopo, iniziava a gridare Raia Salvatore, che pronunciava le seguenti parole: “se vedi a tuo marito digli che ci levo la testa e la metto appesa sul cancello”. La donna specificava che Tommasino per intimorirla le aveva mostrato una pistola che aveva in mano ed aggiungeva che anche un’altra persona, deteneva una pistola all’intemo della cinta. Dopo l’accaduto, mentre la donna, la figlia e l’ex marito si trovavano all’intemo dell’appartamento dove vivevano le due donne, verso le 14, udirono un forte boato provenire dall’esterno, e notarono che a terra c’era del liquido e un forte odore di benzina e che all’esterno del cancello del ballatoio, che era chiuso, vi era un alone di fumo, ma nessuna fiamma.

 

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