Home Cronaca “Pronti a prendere controllo totale delle città”, Putin sferra l’attacco finale

“Pronti a prendere controllo totale delle città”, Putin sferra l’attacco finale

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Prosegue la guerra tra Russia e Ucraina, con Mosca che non esclude di “prendere il controllo” delle città ucraine, garantendo “la massima sicurezza della popolazione”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov citato dai media russi, accusando gli Stati Uniti e l’Unione Europea di “provocare” Mosca affinché assalti le città dell’Ucraina. “All’inizio dell’operazione – ha aggiunto – il presidente russo ha incaricato il ministero della Difesa di astenersi da un assalto immediato alle grandi città, tra cui Kiev, poiché formazioni armate nazionaliste avevano posizionato pesanti equipaggiamenti militari proprio nelle zone residenziali”. Le operazioni militari in aree densamente popolate “avrebbero provocato inevitabilmente pesanti perdite tra i civili”, ha notato Peskov, sottolineando che “l’operazione è stata pianificata proprio tenendo conto di questa indicazione”.

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Non si placano intanto bombardamenti. E’ salito a due morti e a 16 feriti il bilancio dell’attacco russo di stamattina a Kiev. Lo ha riferito il sindaco della capitale Vitali Klitschko: “Oggi Kiev è stata attaccata dal nemico. La mattina presto, un razzo ha colpito un edificio residenziale di 9 piani su Obolon. Secondo i dati aggiornati, nell’attacco una persona è morta e 10 sono rimaste ferite. Circa 70 residenti sono stati evacuati dalla casa. Inoltre – ha aggiunto – frammenti di un missile nemico abbattuto dall’esercito ucraino sono caduti sulla strada su Kurenivka uccidendo una persona e ferendone altre sei”.

Un attacco russo ha inoltre colpito un centro di produzione di aeromobili Antonov che si trova nei pressi dell’aeroporto Sviatoshyn, a circa 10 km dal centro di Kiev. Lo affermano fonti dell’amministrazione comunale. In precedenza era stato riportato che ad essere colpito era stato lo scalo Antonov (Hostomel), un importante terminal cargo e base aerea.

Intanto è salito a 2.500 il numero delle persone che hanno perso la vita a Mariupol, assediata e bombardata dalle truppe russe, dall’inizio della guerra lo scorso 24 febbraio. Lo ha detto Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, spiegando che i dati sono stati forniti dall’amministrazione comunale di Mariupol.

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