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Psicosi terremoto nei Campi Flegrei, in vendita il kit di prima necessità: “Sta andando a ruba..”

Terremoto - kit di prima necessità
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Lo sciame sismico che si sta registrando negli ultimi giorni ha risvegliato vecchie paure; nella zona di Pozzuoli, ma anche in numerosi quartieri dell’area occidentale di Napoli, stanno andando a ruba i “kit di prima necessità” anti terremoto.

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Il kit anti terremoto 

E’ stato un video su Tik Tok a rendere “pubblica” l’iniziativa di alcuni commercianti ed il suo contenuto: un pigiama, un plaid, sei paia di calzini e tre slip. Il costo è di “solo 19 euro”  spiega la commessa del negozio nel video Tik Tok. “I kit di prima necessità stanno andando a ruba aggiunge poi. Paura ma anche un’occasione di business che, in ogni caso, crea un servizio ed aiuto.

Campi Flegrei: esperto, evacuazione improvvisa costa 30 miliardi

mpensabile e costosissima un’evacuazione improvvisa e repentina in zona flegrea, così come previsto dai Piani di emergenza, stimata in oltre 30 miliardi di euro/annui, con un danno economico sul Pil di almeno l’1%.
Un’evacuazione della zona rossa ed eventualmente gialla per il rischio bradisismo e vulcanico, che coinvolgerebbe rispettivamente circa 600mila e 700mila persone, va programmata razionalmente e progressivamente”.

Così il professor Antonio Coviello, docente universitario e ricercatore-economista dell’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che coordina un gruppo di scienziati e ricercatori di diverse discipline impegnati nello studio dei rischi da calamità naturali e del loro impatto economico.

Per ultimo anche la pubblicazione di un libro a carattere scientifico realizzato con una decina di colleghi dal titolo “I rischi catastrofali. Azioni di mitigazione e gestione del rischio”, scritto insieme con Renato Somma (INGV), la cui prefazione è firmata da Adriano Giannola, presidente Svimez, ed edito dal Cnr in “open access” nella Collana scientifica di “Studi e ricerche per l’innovazione”, diretta dal professor Massimo Clemente, direttore Cnr-Iriss.
“Il rischio vulcanico in Campania – aggiunge Coviello – coinvolge circa 3 milioni di persone, situate entro 15-20 chilometri da una possibile eruzione. I vulcani principali sono Vesuvio, Campi Flegrei ed Ischia. Attualmente, il Piano di emergenza prevede la disseminazione della popolazione della zona rossa in caso di imminente eruzione, con un’evacuazione improvvisa costosa e problematica, stimata in oltre 30 miliardi di euro/anno. In alternativa, una pianificazione razionale ed evoluta potrebbe risolvere il rischio vulcanico e contribuire a mitigare la crisi demografica nel Meridione riallocando la popolazione in aree interne a rischio demografico”. “Questo richiederebbe la creazione di infrastrutture e l’ottimizzazione dei piani di evacuazione attraverso l’uso di algoritmi avanzati come reti neurali e Intelligenza artificiale” conclude l’economista napoletano.

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