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Morta a 86 anni Pupetta Maresca, la regina della camorra anni ’80 che sfidò Cutolo

Morta a 86 anni Pupetta Maresca, la regina della camorra anni '80 che sfidò Cutolo
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Ha perso la vita a 86 anni Assunta Maresca, meglio conosciuta come Pupetta. La prima lady di camorra è morta a casa a Castellammare di Stabia, sua città natale, in seguito ad una malattia. Assunta Maresca, figlia già di un contrabbandiere e precoce vedova di un altro boss come Pasquale Simonetti – detto Pascalone ‘e Nola – è ricordata anche per uno degli episodi di camorra più eclatanti. E riguarda proprio il marito di cui è rimasta vedova.

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La morte del marito e l’omicidio del mandante dell’assassinio

Il 15 luglio del 1955, mentre era incinta del suo primo figlio, Pupetta uccise il mandante del raid mortale che come obiettivo aveva il proprio compagno. Ad uccidere quest’ultimo era stato Antonio Esposito, detto Totonno ‘e Pomigliano, ai tempi anche suo testimone di nozze. Condannata in via definitiva, Pupetta è stata però graziata dopo più di dieci anni di reclusione.

Il cinema, il secondo matrimonio e quel figlio mai ritrovato

La donna si è dedicata anche al cinema dopo la grazia ricevuta, fino a quando non incontra e sposa Umberto Ammaturo detto ‘o Pazzo. Si tratta di uno dei criminali italiani più pericolosi di tutti i tempi. Nonostante i due figli avuti con quest’ultimo, il primo (quello nato da Simonetti) non ha mai avuto buoni rapporti con il padre. E quando il ragazzo è sparito in circostanze misteriose – il primo indiziato era appunto il patrigno – non sono mai emerse prove. L’uomo si è dato poi alla fuga in Perù dove si è rifatto una vita con una nuova compagna.

La guerra tra Pupetta Maresca e Cutolo

Nota anche per la guerra contro Raffaele Cutolo e la sua NCO. Pupetta è accusato inoltre dell’omicidio di Ciro Galli, uomo di fiducia del boss che non ha mai esitato a sfidare pubblicamente. In riferimento alla NF, la donna parlava così: “Se per Nuova Famiglia si intende tutta quella gente che si difende dallo strapotere di quest’uomo, allora mi ritengo affiliata a questa organizzazione“. Parole arrivate il 13 febbraio del 1982, in una conferenza stampa indetta nel bel mezzo della guerra tra la Nuova Famiglia e la Camorra Organizzata. Nel 1986 viene arrestata  per affiliazione alla Nuova Famiglia, e i suoi beni sequestrati.

 

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