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Racket ad Afragola, 4 fermi contro il clan costola dei Moccia: sono le nuove leve dei ‘panzaruttari’

Racket ad Afragola, 4 fermi contro il clan costola dei Moccia: sono le nuove leve dei 'panzaruttari’
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Il pizzo non si ferma ad Afragola, un nuovo gruppo di giovani leve, quelle dei Panzaruttarori, è stato sgominato. Fermati 4 soggetti: Domenico Di Micco, 32enne, Luigi Forte, 23enne, Luciano Santoro, 30 anni, e Pasquale Nobile, 22enne. Farebbero parte del gruppo criminale dei Nobile, articolazione del clan Moccia, i cui affiliati vengono indicati col soprannome di “panzaruttari’. Sono accusati a vario titolo di estorsione e tentata estorsione a danno di alcuni imprenditori e commercianti. Emblematiche le frasi utilizzate ed intercettare dagli inquirenti. Con il solito modus operandi si recavano a turno presso i cantiere o le aziende vittime del racket. “Ci serve un regalo per i carcerati, mi servono 2mila euro subito. Facciamo un giro e ripassiamo tra poco”. “Sono tre regali da fare all’anno. A te cosa ti costa? Mille o duemila euro alla volta. Ci siamo noi qui”. Nel mirino della banda due attività: una società di noleggio auto ed un bar.

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Le indagini sono iniziate grazie al coraggio di una delle vittime, che ha presentato denuncia lo scorso 28 ottobre- In particolare l’imprenditrice ha riferito che alle 17,45 circa del giorno precedente, mentre era intenta a lavorare negli uffici dell’autonoleggio, aveva visto arrivare due persone in sella a uno scooter T-Max che si avvicinavano al suo collaboratore. Quest’ultimo, subito dopo che i due soggetti si erano allontanati, le aveva raccontato che questi gli avevano chiesto il pizzo per l’importo di euro 2mila euro.

La donna proseguiva narrando che nello stesso pomeriggio il fratello la aveva informata del fatto che due persone su uno scooter si erano recate presso il bar di famiglia, dovo lo avevano avvicinato e gli avevano ribadito la richiesta estorsiva già avanzata al collaboratore, precisandogli che si trattava dell’estorsione dovuta per l’attività di autonoleggio e non per la caffetteria. Il fratello della proprietaria del bar è stato ascoltato dagli investigatori. Alle forze dell’ordine ha detto che i due soggetti gli hanno detto testuali parole: “Non ci serve un veicolo, ci serve un regalo per i carcerati. Mi servono 2mila euro subito, facciamo un giro e ripassiamo tra poco, facci sapere”.

I soggetto ha fornito un’accurata descrizione fisica dei due soggetti, precisando che il passeggero aveva un piccolo tatuaggio all’altezza dell’occhio, specificava di conoscerli di vista ed indicava il conducente del ciclomotore con il nome di Luciano

Secondo l’accusa, uno degli i indagati – in una delle tante ‘missioni’ estorsive presso il bar della famiglia degli imprenditori – avrebbe preso a schiaffi il collaboratore.

NOBILE Pasquale c il figlio di NOBILE Giuseppe, nonché nipote di NOBILE Raffaele (alias “o
panzaruttaro”), entrambi allo stato detenuti e ritenuti organici al gruppo criminale diretto da LUONGO Nicola, a sua volta “senatore” del clan MOCCIA

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