Il clan Pezzella avrebbe vessato anche il titolare di un campo di calcetto a Frattamaggiore. Secondo l’ultima inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per questo episodio estorsivo sono stati indagati Pasquale Landolfo e Pasquale Lucaioli. Dunque il reggente del clan, detto ‘o scagnato, e l’esattore, soprannominato ‘o malese, sono stati accusati di aver costretto il gestore dell’impianto sportivo a pagare, in loro favore, 1000 euro e gli avrebbero imposto di pagare altri 1250 euro.
LE INTERCETTAZIONI AMBIENTALI
Nel marzo del 2022 l’episodio estorsivo sarebbe stato scoperto grazie a un’intercettazione ambientale captata tra il ras ‘o scagnato, e Lucaioli. Da alcune frasi pronunciate in casa di Landolfo si comprenderebbe che la vittima gestisce un campo di calcetto e che la somma totale del pizzo ammonterebbe a 2250 euro.
Landolfo avrebbe detto al suo fedelissimo: “Calcetto… ha detto che non lo sapeva che e ha iniziato a dare 1000 euro” e alla richiesta “quanto ci deve dare?“, il ras avrebbe risposto: “Altri 1250 euro“. A quel punto il malese, alludendo alla necessità di tenere una vera e propria contabilità delle estorsioni, avrebbe risposto: “Queste cose ce le dobbiamo scrivere altrimenti ce le dimentichiamo“.
LE INDAGINI
Nel luglio del 2022 gli inquirenti hanno parlato con il titolare del campetto ma, probabilmente anche per timore di ritorsioni, la vittima ha dichiarato di non aver mai subito richieste estorsive. Le indagini degli inquirenti sono state corroborate dalle dichiarazioni dei collaboratori, secondo i quali il reggente del clan Pezzella avrebbe gestito il racket insieme a Lucaioli. Di particolare rilievo le dichiarazioni di Pasquale Cristiano che ha espressamente riconosciuto sia Landolfo che Lucaioli affermando che anche ‘o malese era dedito alle estorsioni.
