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Racket durante il lockdown, arrivano le condanne per i ras di Napoli est

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Racket per i clan di Napoli est, sono arrivate quest’oggi le condanne per i ras di Napoli est. Le condanne sono arrivate per gli esponenti dei Vollaro e per i Luongo-D’Amico in relazione a ben 14 episodi estorsivi ai danni di commercianti di Portici e San Giorgio a Cremano. I reati contestati erano quelli di estorsione, minacce e associazione per delinquere di stampo mafioso. Condannati Giovanni Ascione 5 anni, Alessandro Bellastella 5 anni, Paolo De Mato 6 anni, Pasquale Scafo 6 anni, Salvatore Scafo 5 anni. Unico assolto Paolo Scafo: l’uomo era difeso dall’avvocato Domenico Dello Iacono le cui argomentazioni hanno pienamente convinto i giudici. Il blitz scattò nel maggio del 2020 quando furono eseguite due ordinanze di custodia cautelare e un provvedimento di fermo in relazione alle tre indagini, per un totale di 18 indagati, di cui 15 destinatari di misura in carcere e due ai domiciliari. Tra i nomi di spicco delle persone coinvolte figuravano il ras Carlo Vollaro, il reggente Pasquale Scafo e i figli Paolo e Salvatore oltre che lo stesso Paolo De Mato, a capo degli scissionisti di Portici. Tra gli episodi ricostruiti quello di un tabaccaio portato proprio al cospetto dei nuovi capi dei Vollaro: in quella circostanza il commerciante, incappucciato, era stato fatto entrare in un appartamento dove sempre con la testa coperta sentiva i ras proferirgli minacce intimandogli di pagare. A compiere quel raid per la Procura proprio gli Scafo.

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