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Tentò di uccidere lo zio per vendetta, chiesti 13 anni per il figlio del boss

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Tentò di uccidere lo zio materno con l’aiuto di un complice, per questo motivo Raffaele Gallo, è stato accusato di tentato omicidio. Per il giovane figlio del boss dell’omonimo clan, Francesco, conosciuto negli ambienti criminali come ‘o pisiello, ed il suo complice Vincenzo Falanga, 20enne, il pm Emilio Prisco ha chiesto una condanna a 13 anni di reclusione.

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I due giovani killer sono accusati del tentato omicidio di Salvatore Iovene avvenuto il 27 gennaio 2017 a Torre Annunziata. Gallo e Falanga avvicinarono, in via Cuparella, la vettura a bordo della quale c’era Iovene e un 19enne, Vittorio Nappi, sparando diversi colpi che ferirono gravemente al torace quest’ultimo. I motivi dell’agguato sarebbero per una vendetta trasversale nei confronti della madre di Raffaele Gallo. Il giovane avrebbe voluto vendicarsi perché la donna dopo aver lasciato il boss avrebbe intrapreso una relazione con un affiliato al clan rivale dei Gionta.

Intanto la difesa dei due ha chiesto la piena assoluzione per i due imputati per mancanza di prove. Il Tribunale si pronuncerà la prossima settimana.

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