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Reddito di cittadinanza, le date dei pagamenti di aprile: chi lo avrà in anticipo

La ricarica del reddito di cittadinanza
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Quando verrà erogato il reddito di cittadinanza ad aprile 2021? Quali sono le date stabilite per il versamento degli importi? Questo mese alcuni riceveranno il pagamento prima, altri dovranno aspettare. Vediamo nello specifico le categorie interessate e i tempi di attesa.

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Reddito di cittadinanza, le date dei pagamenti di aprile

Nel mese di aprile 2021 le date che i beneficiari del reddito di cittadinanza dovranno segnare sul calendario sono essenzialmente due. Alcune delle famiglie destinatarie del sussidio si vedranno caricare gli importi sulla card RdC entro il 15 aprile 2021, tutti gli altri dovranno attendere – come di consueto – il 27 del mese.

Chi lo riceverà invece in anticipo?

Reddito di cittadinanza di aprile, chi lo riceverà antro il 15 aprile

Tra le categorie di soggetti che riceveranno il reddito di cittadinanza in anticipo nel mese di aprile, ovvero entro giovedì 15, rientrano quelli che hanno richiesto il sussidio per la prima volta. Si tratta, nello specifico, di tutti coloro i quali hanno presentato la domanda per avere accesso al beneficio a marzo 2021, che quindi si vedranno accreditare gli importi sulla card RdC entro il 15 del mese successivo.

Lo riceveranno in anticipo rispetto alla data ordinaria anche i contribuenti che, dopo aver esaurito le 18 mensilità (a febbraio 2021), hanno rinnovato l’adesione, chiedendo nuovamente il riconoscimento del reddito di cittadinanza a marzo 2021. Questi sono considerati alla stessa stregua dei soggetti che hanno fatto richiesta per la prima volta.

Come calcolare l’importo spettante

Il reddito di cittadinanza si compone di due parti. Nello specifico: una integra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza (7.560 euro per la pensione di cittadinanza).
L’altra, che è destinata solo a chi è in affitto, incrementa il beneficio di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro (1.800 euro per la Pensione di cittadinanza).
Una ulteriore integrazione è prevista per famiglie proprietarie della casa di abitazione. Laddove sia stato acceso un mutuo: in questo caso l’integrazione, pari al massimo alla rata del mutuo, non può superare 1.800 euro.

L’importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque superare i 9.360 euro annui (780 euro mensili). Somma moltiplicata per la scala di equivalenza e ridotti per il valore del reddito familiare.

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