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Reddito di Cittadinanza, la posizione dei partiti: abolizione, modifiche e allargamenti

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Con la caduta del governo Draghi e le elezioni anticipate si andrà incontro ad alcune modifiche dei provvedimenti governativi presi fino ad ora. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, i diversi partiti italiani non hanno una opinione unanime.  

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Fratelli d’Italia, Lega, Italia Viva vogliono abolire il reddito di cittadinanza. Non sono dello stesso avviso il M5S, Pd, Leu, che vorrebbero mantenerlo. Cosa succederà al reddito di cittadinanza nella prossima legislatura?

L’abolizione del reddito di cittadinanza non è comunque una delle prime preoccupazioni del governo. Durante i primi 36 mesi di applicazione, tra aprile 2019 e aprile 2022, il Rdc è andato a 2,2 milioni di famiglie per 4,8 milioni di persone.

orza Italia, dal canto suo, non vorrebbe abolire il reddito di cittadinanza ma modificare l’impostazione. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, si è detta pronta ad “abolirlo e usare le risorse per tagliare il cuneo fiscale e non perché vogliamo affamare i poveri, ma perché meglio darli alle aziende disposte ad assumere”.

Quasi stessa opinione da parte di Matteo Salvini: “Il Rdc disincentiva il lavoro e incentiva il lavoro nero. Giriamo quei soldi agli imprenditori per assumere e torniamo ai voucher per gli stagionali”. Il programma di Fratelli d’Italia continua: “No all’assistenzialismo del reddito di cittadinanza. Aiuto economico concreto a chi è impossibilitato a lavorare per ragioni oggettive: bambini, disabili, ultra sessantenni privi di reddito”.

Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha dichiarato: “Basta con Orlando che non fa i decreti attuativi, Draghi ha fatto una riforma che potenzia il ruolo delle agenzie private, che possono formare nuovi lavori. In Italia mancano circa 3.000 saldatori, le agenzie li devono formare, chi rifiuta perde il reddito. Le riforme si fanno e si attuano, come quella della giustizia. E quando il lavoro non arriva fanno gli spazzini di quartiere, con un’integrazione del reddito”.

 

 

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