Home Cronaca Cronaca nazionale Renato Vallanzasca, sì ai permessi premio per uscire dal carcere

Renato Vallanzasca, sì ai permessi premio per uscire dal carcere

Concessi 'permessi premio' a Renato Vallanzasca
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Per i giudici Renato Vallanzasca può tornare a “a fruire dei permessi premio” per frequentare la comunità dove già andava in passato. La scelta del Tribunale di Sorveglianza di Milano arriva proprio nel giorno del compleanno dell’ex della mala milanese.

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Concessi i permessi a Renato Vallanzasca 

Quello sui permessi, oggi nuovamente concessi, a Vallanzasca è un caso che va ormai avanti da mesi. Renato Vallanzasca compie oggi 73 anni ed è uno degli ex protagonisti della mala milanese. La difesa, composta dai suoi due avvocati Corrado Limentani e Paolo Muzzi, aveva già richiesto la concessione ma i giudici avevano detto di no sia il 24 febbraio che il 16 marzo scorsi.

Il Tribunale aveva deciso di revocare i permessi per motivazioni legate alla “salute mentale” di Vallanzesca. Lo scorso 21 febbraio, infatti, il tribunale di Sorveglianza rifiuta la concessione dei ‘permessi premio’ alla luce di un “comportamento anomalo“. Renato Vallanzasca è stato infatti anche sottoposto ad una visita neurologica. I giudici giustificano infatti il rigetto con la malattia che, per quanto non ancora accertata: “rende problematico per lo stesso gestire gli spazi di libertà connessi al beneficio richiesto in particolare in relazione al rispetto degli orari“.

La difesa continua però ad opporsi alla scelta del Tribunale sostenendo che nonostante Vallanzasca soffra quasi certamente di una patologia in passato ha sempre avuto un “comportamento esemplare.

La scelta del collegio 

Il nuovo collegio, presieduto da Roberta Cossia, sostiene però che Vallanzasca non abbia di recente violato “alcuna prescrizione”. Aggiunge inoltre che la revoca dei permessi è una “sanzione eccessiva ed ingiustificata” e “gravemente penalizzante – per chi – ha trascorso un lunghissimo periodo in carcere e che ha la necessità di strutturare un percorso di risocializzazione, che ad oggi sembra essere stato intrapreso con serietà“.

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