Home Politica Nazionale Riaperture di ristoranti, cinema e palestre: il Governo studia il decreto d’aprile

Riaperture di ristoranti, cinema e palestre: il Governo studia il decreto d’aprile

Foto di archivio
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Oggi inizia il confronto tra il ministro Dario Franceschini e il Comitato Tecnico Scientifico in merito alle riaperture di ristoranti, bar, cinema, teatri e musei. Fondamentale sarà la curva epidemiologica che sarà valutata il prossimo 20 aprile. Come riporta il Corriere della Sera questo iter terminerà il 26 aprile quando il Governo approverà il nuovo decreto.

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LE REGOLE PER LE RIAPERTURE DEI RISTORANTI

Resta obbligatoria la prenotazione per i clienti mentre il ristoratore dovrebbe privilegiare gli spazi all’aperto. I tavoli dovranno essere: “Disposti in modo da assicurare il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, a eccezione delle persone che, in base a disposizioni di legge, non siano soggette al distanziamento interpersonale”. Inoltre seduti allo stesso tavolo ci dovranno essere: “massimo 4 persone salvo che siano tutti conviventi”. Il personale di servizio a contatto con i clienti dovrà indossare la mascherina così come i clienti che si alzano da tavola. Si dovrebbe favorire il pagamento elettronico.

Cinema e teatri

La capienza di cinema e teatri sarà fissata in percentuale alla grandezza delle sale. Difficilmente potranno esserci 200 spettatori in sala. L’entrata e l’uscita degli spettatori dovranno essere separate. Anche per queste strutture bisognerà favorire la prenotazione online. Il Cts potrebbe suggerire al Governo l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2. La presentazione di un certificato di tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. La certificazione di aver ricevuto la vaccinazione.

Riaperture di palestre e piscine,

Le lezioni e gli allenamenti nelle piscine e nelle palestre potranno avvenire soltanto in forma individuale. In occasione delle riaperture in palestra sarà obbligatorio: “Mantenere la distanza interpersonale minima adeguata all’intensità dell’esercizio, comunque non inferiore a 2 metri. Per le piscine si arriva invece a 10 metri quadri a disposizione di ogni atleta. È obbligatoria la pulizia delle aree di contatto di ciascun attrezzo dopo ogni utilizzo da parte dell’utente con opportuno prodotto igienizzante”. Priorità all’utilizzo di tappetini propri, mentre quelli comuni dovranno essere igienizzati prima e dopo la sessione di allenamento. Dovrebbe essere vietato l’uso delle docce.

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