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Ricovero imminente per Matteo Messina Denaro: le condizioni del boss di Cosa Nostra

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Il boss Matteo Messina Denarodetenuto nel carcere dell’Aquila dal 17 gennaio scorso, potrebbe presto essere ricoverato per alcuni giorni all’ospedale abruzzese San Salvatore.

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Stando a quanto riferisce ‘Il Messaggero’, si tratterebbe di una degenza temporanea per essere sottoposto a terapie e controlli che non sarebbe possibile fare in carcere. Nonostante abbiano predisposto un locale ad hoc per sottoporre Matteo Messina Denaro alle sedute di chemioterapia per la cura del tumore al colon scoperto nel 2020, quando era ancora latitante.

Matteo Messina Denaro, ricovero imminente?

L’esigenza del ricovero sarebbe dovuta a questa necessità e non a un vero e proprio aggravamento delle sue condizioni di salute. Sebbene secondo fonti mediche alcuni sintomi legati alla sua malattia si sarebbero lievemente accentuati. Alcuni “segnali” in arrivo dall’ospedale San Salvatore indicherebbero che il ricovero di Matteo Messina Denaro potrebbe essere imminente.

Si starebbe lavorando ad adeguare alcuni spazi. In particolar modo per far sì che l’ala destinata al ricovero sia quanto più possibile isolata e sorvegliabile. Anche tramite un ingresso dedicato il cui cantiere è già ben visibile. Per quanto riguarda le operazioni di trasporto al San Salvatore, invece, sono state già collaudate quando, in passato, si sono resi necessari esami e controlli della durata di alcune ore.

L’oncologo Luciano Mutti, che dirige il reparto dell’ospedale San Salvatore ed è responsabile delle cure di Matteo Messina Denaro, ha dichiarato proprio a ‘Il Messaggero’: “La decisione finale sul ricovero verrà assunta a giorni, al massimo entro l’inizio della prossima settimana”.

L’oncologo ha poi aggiunto: “Nella storia di un malato oncologico i ricoveri ci stanno, non mi sorprenderebbe se anche per Messina Denaro si rendesse necessario. Parliamo di una degenza temporanea per fare meglio ciò che in carcere oggi è più complesso fare”. Ha poi tenuto a precisare che “in caso di ricovero o ulteriori indagini ciò non causerebbe alcun ritardo a chi accede quotidianamente alla strutture”. Il responsabile del reparto di oncologia del San Salvatore ha spiegato: “I percorsi sarebbero diversi”.

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