venerdì, Luglio 18, 2025
HomeCronacaRifiuti pericolosi e scarichi abusivi, sequestrate officina e laboratorio a Giugliano

Rifiuti pericolosi e scarichi abusivi, sequestrate officina e laboratorio a Giugliano

Nell’ambito della progettualità “Terra dei Fuochi”, il personale della Polizia Municipale di Giugliano in Campania ha effettuato controlli su due attività artigianali, rispettivamente di restauro mobili e di fabbro, con l’obiettivo di ricostruire la filiera di produzione di rifiuti illegalmente smaltiti. Entrambe le attività, completamente prive di autorizzazioni, sono state sottoposte a sequestro per illecito smaltimento di rifiuti pericolosi e non, nonché per il trattamento irregolare delle acque reflue industriali.

Attività di restauro mobili

La prima attività, un laboratorio di restauro mobili, è risultata riconducibile a un cittadino napoletano di 46 anni. L’attività veniva svolta in un locale terraneo di circa 50 mq, dotato di un WC con scarico diretto in fognatura senza alcuna autorizzazione. Il locale è stato sottoposto a sequestro preventivo, insieme alle attrezzature utilizzate per l’attività abusiva e ai rifiuti pericolosi presenti, tra cui vernici, bombolette spray, diluenti e mastici per legno.

Il titolare è stato sanzionato anche sul piano amministrativo per un totale di 2.906 euro, per violazioni quali:

  • mancata comunicazione di attività insalubre;

  • assenza del registro per la gestione dei rifiuti pericolosi e non pericolosi;

  • mancata iscrizione al registro delle imprese artigiane.

Attività di fabbro

La seconda attività, un’officina di fabbro, è risultata riconducibile a un cittadino giuglianese di 57 anni. Il locale, di circa 40 mq, era privo di pavimentazione e intonaco, e dotato anch’esso di un bagno con scarico in pubblica fognatura non autorizzato. Anche in questo caso è scattato il sequestro preventivo dell’immobile, delle attrezzature e dei rifiuti pericolosi presenti, tra cui residui ferrosi, bombolette di vernice e spray contenenti olio minerale.

Il titolare è stato sanzionato per le stesse violazioni rilevate nell’attività di restauro.

Conclusioni

Entrambi i soggetti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria. L’esistenza di queste attività completamente abusive è resa possibile dalla complicità di cittadini che continuano a rivolgersi a operatori irregolari, contribuendo così al disastro ambientale che affligge i nostri territori. Un fenomeno che, non a caso, ha portato a denominare quest’area come “Terra dei Fuochi”.