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Rifiuti a S. Antimo, il Comune passa al contrattacco: ditta denunciata in Procura

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Denuncia alla Procura della Repubblica di Napoli Nord per interruzione di pubblico servizio e l’intenzione, se non ci saranno sviluppi positivi entro breve tempo, di sciogliere anticipatamente il contratto in essere. Ecco le “risposte’’ del Comune nei confronti di Cite, il consorzio che attualmente gestisce il servizio rifiuti in città. Nelle scorse ore gli operatori ecologici hanno incrociato le braccia mancando di effettuare la raccolta della spazzatura come reazione al mancato pagamento degli stipendi – metà di giugno, quello di luglio ed agosto più altri emolumenti – da parte del Consorzio che in questo momento starebbe scontando difficoltà con il durc, il Documento Unico di Regolarità Contributiva, la cui regolarità è condizione necessaria per il via libera al pagamento di stipendi che il Comune versa a Cite con quest’ultima chiamata poi a caricarli sui conti dei suoi dipendenti.

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Come prima reazione allo stop al ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti, dal Comune è partita una denuncia alla Procura della Repubblica di Napoli Nord per interruzione di pubblico servizio. Questa mattina, intanto, è in programma un incontro tra i responsabili di Cite e l’amministrazione comunale. Il sindaco Aurelio Russo, adirato per il nuovo contrattempo, non il primo di questo genere da quando è in carica, avrebbe mostrato la volontà di concludere anticipatamente l’accordo in essere con Cite che scade nel luglio 2019. Intanto sul “terreno’’ la situazione resta difficile con diverse arterie della città, dal centro alla periferia, dove sono ben visibili i cumuli di rifiuti tra le proteste e le lamentele dei santantimesi.

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