Home Cronaca Riservato e senza scorta, la vita di Mimì Ferrara raccontata da un...

Riservato e senza scorta, la vita di Mimì Ferrara raccontata da un pentito: “Sembrava un fantasma”

Riservato e senza scorta, la vita di Mimì Ferrara raccontata da un pentito Sembrava un fantasma
PUBBLICITÀ

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere grande parte degli indagati coinvolti nell’inchiesta sulla camorra di Villaricca. Domani ci saranno gli interrogatori per i detenuti nel penitenziario a Secondigliano. All’interrogatorio di garanzia erano presenti i 2 pubblici ministeri della DDA Maria Sepe e Simona Rossi. Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati Carmela Maisto, Marco Sepe, Luigi Poziello, Raffaele Chiummariello.

PUBBLICITÀ

Clan Ferrara-Cacciapuoti, ecco i nomi degli indagati:

Domenico Cacciapuoti, classe 1999, Domenico Cacciapuoti, classe 1985, Filippo Cacciapuoti, Giuseppe Cacciapuoti, Luigi Cacciapuoti, Vincenzo Ciccarelli, Vincenzo D’Anania, Giulio D’Altrui, Domenico Ferrara, Francesco Ferrara, Giuseppe Maglione, Eduardo Mauriello, Giovanni Mauriello, Giuseppe Mauriello, Antonio Montella, Luigi Montella, Gennaro Palladino, Domenico Paragliola, Francesco Sarracino.

Il pentito Vito Guadagno racconta che  Mimì Ferrara è una persona molto riservata. “Pur essendo il capo di Villaricca, è come un fantasma. Egli, infatti, conduce una vita moto riservata e apparentemente rispettosa delle regole del vivere civile; gira con una 500 vecchio modello di colore scuro, porta occhiali, è magro e brizzolato. Vive nella sua villa bunker insieme al suo nucleo familiare e pretende dai figli un rigore assoluto, ad esempio è capace di arrabbiarsi molto addirittura se essi girano con lo stereo ad altro volume in auto. I figli, al contrario del padre, conducono una vita molto agiata, girano su auto di grossa cilindrata  e hanno tutti studiato. Domenico O’ MUCCUSO conduce una vita riservata, tanto è vero che per il paese, quelle rare volte che esce, gira da solo, anche se tutti si accorgono che sta passando per la strada in quanto vien predisposto un servizio di sicurezza da parte degli affiliati che, però, lo controllano a distanza; in ciò FERRARA Domenico si distingue molto dai capi degli altri clan camorristici che, al contrario, ostentano manifestazioni di forza girando con scorte armate ed assumendo atteggiamenti tracotanti. CACCIAPUOTI Luigi, invece, ha un carattere meno riflessivo e più arrogante, non evita di manifestare la propria forza fisica e criminale. Questo ha portato al risultato che, sul territorio, siano oggettivamente presenti prevalentemente gli affiliati del gruppo camorristico CACCIAPUOTI”

Il racconto di Vito Guadagno

In un verbale del 1 novembre del 2012 Guadagno spiega ai magistrati come si articola il clan e quali sono le sue caratteristiche:«A Villaricca è attivo il clan Ferrara-Cacciapuoti. Si tratta di una organizzazione che è capeggiata da Cacciapuoti Luigi detto Gigi e da Ferrara Domenico detto Mimì o muccus; sia Cacciapuoti Luigi che Ferrara Domenico sono a capo di due gruppi tra loro piuttosto indipendenti, anche se gli affiliati ben sanno che si tratta di
un’unica organizzazione criminale; questo consente che chi fa parte di uno dei due gruppi non ha a che fare direttamente con gli affiliati dell’altro sottogruppo, anche se li conosce come affiliati; ad esempio io mi ero avvicinato al gruppo di Cacciapuoti Luigi, di cui, pertanto, conoscevo tutti i partecipanti, ma conoscevo anche molti di coloro che erano affiliati al gruppo di Ferrara. Mimì e Gigi sono entrambi dei capi di grande spessore
criminale; si tratta di un clan camorristico molto chiuso a cui sono affiliati solo soggetti che sono entrati nel clan da molti anni; il gruppo, infatti, è molto attento ad aprire e a prendere nelle sue fila soggetti nuovi; vi è anche una ripartizione interna delle conoscenze molto rigorosa: chi fa estorsioni risponde solo ai capi, lo stesso chi fa droga etc.; in questo modo solo i capi hanno contezza di quello che è veramente il clan Ferrara-Cacciapuoti in quanto gli altri non hanno sufficienti informazioni su settori criminali che non seguono direttamente. Questo sistema è risultato, infatti, fino ad ora molto proficuo in quanto ha protetto il clan consentendogli di essere attivo ed incontrastato a Villaricca».

Gli affari dei Ferrara-Cacciapuoti

Guadagno è entrato poi nello specifico tracciando il business del ‘gruppo a due teste’ di Villaricca:«Sia i Ferrara che i Cacciapuoti sono inseriti in diversi settori imprenditoriali tra cui quello edilizio ed immobiliare; essi investono anche al nord-Italia tanto è vero che
spesso si diceva che o’ zio sta fuori intendendo che Cacciapuoti Luigi stava a badare ai suoi affari al nord Italia; a titolo esemplificativo specifico che anche tutto il complesso residenziale edilizio denominato Villaricca 2 è proprio dei Ferrara-Cacciapuoti anche se non so con precisione quali sono le denominazione delle società che hanno realizzato i lavori».

PUBBLICITÀ
Exit mobile version