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Poliziotto era la spia dei narcos: mille euro al mese, cene e vacanze pagate dai trafficanti di droga

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Gli agenti delLa Polizia di Stato hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Milano, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 23 italiani, tra i quali un sovrintendente della Polizia, appartenenti a due gruppi che dal 2013 ed almeno fino al marzo 2017 hanno gestito le piazze di spaccio dei quartieri Comasina e Bruzzano nel capoluogo lombardo. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Milano, hanno preso il via dalle segnalazioni degli agenti del Commissariato Comasina, oggetto in passato anche di atti intimidatori, che si erano accorti dei rapporti tra alcuni colleghi d’ufficio e pregiudicati della zona.

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Il poliziotto arrestato nell’ operazione della Procura di Milano chiamata ‘Red carpets’ che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per 23 persone, si chiama Roberto Dagnano, è un sovrintendente che per 15 anni è stato in servizio al commissariato Comasina, dal quale è stato trasferito nel 2014 e che attualmente si trovava al Reparto Mobile di Milano. Le indagini hanno svelato che da tempo forniva aiuto al gruppo criminale che aveva a capo i trafficanti Laurence Rossi e Luca Saccomanno, dando informazioni sui turni dei poliziotti, indicazioni sulle auto civetta in servizio, agevolando le pratiche di rilascio di documenti e partecipando (come accertato) a una spedizione punitiva contro l’amante della fidanzata di un membro della banda.
L’organizzazione pagava Dagnano con mille euro al mese, a cui si aggiungevano benefit come cene, weekend al mare, serate in discoteca e la cessione di cocaina che rivendeva a un cliente abituale.

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