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Salvini, nel 2016: «Ilaria Cucchi fa schifo»: le scuse non sono ancora arrivate

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Oggi è il giorno della verità vera, come lo abbiamo definito (qui). Oggi, con le confessioni del carabiniere Francesco Tedesco, è franato per la prima volta il muro di falsità e omertà dietro il quale è stato nascosto l’omicidio di Stefano Cucchi. Per il brutale pestaggio sono sotto processo ben 5 rappresentati delle forze dell’ordine, a vario titolo. Dopo aver ascoltato le confessioni di Tedesco, durante la prima udienza del processo Cucchi-bis, Ilaria Cucchi – sorella di Stefano – ha espresso la sua dolorosa soddisfazione sui suoi profili social. «Oggi mi aspetto le scuse del Ministro dell’Interno. A Stefano e alla nostra famiglia per tutto quello che ha sofferto», ha scritto. Il post, probabilmente, si rivolgeva proprio all’attuale Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che nel 2016 così l’apostrofava: «Ilaria Cucchi? Capisco il dolore di una sorella che ha perso il fratello, ma mi fa schifo».

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Una specie di replica è arrivata, a mezzo stampa. Salvini, però tutto ha fatto fuorché scusarsi per quelle parole irrispettose e senza alcun senso. Parole di odio come quelle alle quali, il leghista, ha abituato un intero Paese. «Caso Cucchi, sorella e parenti sono i benvenuti al Viminale. Eventuali reati o errori di pochissimi uomini in divisa devono essere puniti con la massima severità, ma questo non può mettere in discussione la professionalità e l’eroismo quotidiano di centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi delle forze dell’ordine».

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