Home Primo Piano Scomparsi in Messico, scatta l’inchiesta su 33 poliziotti

Scomparsi in Messico, scatta l’inchiesta su 33 poliziotti

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La magistratura messicana ha avviato indagini per verificare se la polizia sia coinvolta nella scomparsa – il 31 gennaio a Tecalitlan, nello stato di Jalisco – dei tre napoletani: Raffaele Russo, il figlio Antonio e il nipote Vincenzo Cimmino. Un parente ha infatti raccontato che nei loro ultimi messaggi avevano detto di essere stati arrestati dalla polizia locale. Il procuratore dello Stato di Jalisco, Raul Sanchez, ha dichiarato in una conferenza stampa che i 33 agenti della polizia locale di Tecalitlan saranno trasferiti nel capoluogo Guadalajara e che saranno altri agenti di polizia dello Stato a garantire la sicurezza dei 16.500 abitanti di Tecalitlan.

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L’ultima volta che Mario De Vita, altro nipote di Russo, ha avuto notizie dei tre, erano stati arrestati da una polizia in una stazione di servizio, ha riferito ad Afp. «Hanno avuto il tempo di inviare un messaggio vocale» per dire a un altro membro della famiglia che non era con loro «di restare in hotel», ha raccontato De Vita. Poi, il giorno dopo, ha presentato denuncia per scomparsa presso la procura di Jalisco, cosa che è stata confermata ad Afp da una fonte della procura.

 

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