Questa mattina vi abbiamo raccontato la triste – è un eufemismo – storia della scritta omofoba apparsa in piazza Municipio a Giugliano. L’intenzione di coloro che l’hanno realizzata – nel cuore della notte – avevano come obiettivo la discriminazione di un matrimonio gay che si sarebbe sancito al Comune, proprio questa mattina. Dopo una prima analisi, data la pochezza comunicativa del gesto, appare chiaro che il secondo obiettivo degli “scrittori fascisti” era raggiungere il grande pubblico, attraverso la divulgazione sui media regionali e nazionali. Obiettivo raggiunto in parte. Peccato che l’opinione pubblica abbia manifestato indignazione, contro ogni aspettativa. Di indignazione ha parlato anche il Consigliere comunale in quota M5s, Nicola Palma. «Di primo mattino, mi sono recato in Municipio. Tra gli impegni istituzionali, c’era la celebrazione civile del matrimonio dei due ragazzi finiti,loro malgrado, sulla bocca di tutti. Ho visto quella scritta. E mi ha fatto schifo. Senza se e senza ma».
Il video di Nicola Palma mostra il prima e il dopo l’intervento di cancellazione della scritta omofoba
Nicola Palma: «Mi sono indignato. Poi, ho reagito, realizzando lo striscione e chiedendo la cancellazione della scritta omofoba»
Il Consigliere M5s, racconta, ha coperto immediatamente la scritta omofoba con uno striscione fatto realizzare di tasca sua. Ma non è tutto. Nel frattempo, era già negli uffici comunali per chiedere ufficialmente la cancellazione della scritta. Dopo poco, ci ha pensato il personale LSU del Comune di Giugliano. Armati di pittura e pennelli, hanno ripristinato lo stato originale del muro dell’ex commissariato della Polizia Municipale. Il Consigliere Palma, stando alla ricostruzione poi confermata da alcuni presenti, ha collaborato con il personale LSU. «E’ stata una bruttissima pagina di storia recente della città di Giugliano. Ma l’indignazione, si sa, non basta se non seguita dai fatti. Così mi sono sporcato le mani. Mi spiace solo di aver celebrato il matrimonio dei ragazzi con qualche macchia di pittura sulle mani e sui vestiti». Poi, ci tiene a sottolineare un dato di fatto: «Parlando con alcuni residenti della zona, sono risalito ai responsabili del gesto. Le Forze dell’Ordine li incastreranno, vedrete». Ce lo auguriamo tutti.
