Il governo ha varato il “Piano estate” per la scuola. Stanziati 510 milioni con l’obbiettivo di recuperare la socialità persa da migliaia di alunni in questi mesi di pandemia e di dad.
“Piano estate”: scuole aperte a luglio e agosto
La partecipazione degli studenti al “Piano estate”, che prevede istituti aperti a luglio e agosto, sarà volontaria sia per gli studenti che per i docenti. Le attività potranno svolgersi in spazi aperti delle scuole e del territorio, teatri, cinema, musei, biblioteche, parchi e centri sportivi, con il coinvolgimento del terzo settore, di educatori ed esperti esterni.
Stanziati 510 milioni per il “Piano estate”
Stanziati 510 milioni che saranno così suddivisi:
151 milioni direttamente – senza richiesta – alle istituzioni scolastiche (in base alla popolazione studentesca), più o meno 18 mila euro a scuola
320 milioni di Pon finalizzati al recupero delle povertà educative
altri 40 milioni dalla legge 440 che il Ministero attribuirà alle scuole che aderiranno a un avviso emanato dal Ministero.
Le attività saranno complementari e integrate con quelle organizzate dagli enti locali. Le risorse saranno dedicate soprattutto alle aree più fragili del Paese, in particolare del Sud.
Piano strutturato in tre fasi
Il Piano estate è stato pensato in tre fasi: potenziamento degli apprendimenti a giugno, recupero della socialità a luglio e agosto, accoglienza a settembre fino all’avvio delle lezioni. Si farà largo uso di laboratori, ma anche di attività educative incentrate su musica, arte, sport, digitale, percorsi sulla legalità e sulla sostenibilità, sulla tutela ambientale.
Il ministro dell”istruzione Bianchi: “Costruire un nuovo inizio”
Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, lo definisce un “ponte” tra questo e il prossimo anno, per “costruire un nuovo inizio“.
“La scuola non si è mai fermata durante tutta la pandemia. – spiega il ministro Bianchi- E’ rimasta sempre in contatto con le nostre ragazze e i nostri ragazzi. L’emergenza sanitaria ha inevitabilmente accentuato problematiche preesistenti, ha evidenziato le diseguaglianze e accresciuto le fragilità“.
I presidi favorevoli al progetto
L’iniziativa incassa il placet dei presidi, che chiedono però di aggiornare i protocolli di sicurezza perché “pure nel corso delle attività estive si applichino misure efficaci a tutela della salute individuale e collettiva”.