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Secondigliano. “Papà aggredito da 3 uomini per difendere Napoli”, la lettera denuncia di una residente

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La questione rifiuti purtroppo non abbandona le periferie. Mentre il lungomare di Napoli splende, ci sono sacche di periferia dimenticate. E’ il caso di Secondigliano. In particolare i residenti del quartiere denunciano che la raccolta differenziata stenta a decollare. Addirittura alla nostra redazione è giunta una lettera di denuncia di una ragazza la quale segnala un’aggressione subita dal padre.

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Queste le sue parole rivolte al primo cittadino Luigi De Magistris:

Buongiorno Sindaco, sono una ragazza di 21 anni e Le scrivo da Secondigliano, quartiere che presumo Lei conosca molto bene per ragioni che si possono facilmente dedurre. So che ha fatto grandi cose per Napoli, prime tra queste, ha ripulito le strade dalla “monnezza” e sensibilizzato la nostra popolazione predisponendola alla raccolta differenziata. Per cui grazie. Tuttavia, penso che abbia dimenticato che Napoli non è solo il Vomero, Posillipo, via Chiaia ecc e nonostante Secondigliano, così come altre zone periferiche, non sia bella come le municipalità sopracitate appartiene comunque alla città di Napoli, e che Le piaccia o meno, Napoli deve, suo malgrado, parte della notorietà anche a Secondigliano.

Dunque, Le volevo far notare, e suggerire anche, perché no, che affinché si verifichi il cosiddetto mutamento sociale di un popolo, una società e/o una comunità bisognerebbe partire dai cosiddetti “confini” per poi giungere alla propria struttura interna. Tutto ciò ovviamente non lo dico io, ma mi baso su studi e pensieri sociologici che, tra l’altro, Le consiglio di intraprendere, visto che, questo lo penso io, un “capo” di una società DOVREBBE conoscere la società nel complesso e non solo la parte più bella di essa. Mi scusi per lo sfogo, ma mio padre stamattina è stato aggredito da 3 uomini, fin dentro casa nostra, perché a modo suo cercava di far andare le cose un po’ meglio spostando i secchi della spazzatura da sotto casa nostra al posto di questi signori, che da come si può dedurre, si sono arrabbiati perché avevamo occupato il “loro posto”.

Inoltre volevo precisare che se mio padre ha preso da solo questa iniziativa è stata perché dopo numerosissimi richiami/ petizioni e quant’altro fatti al Comune siamo stati ignorati spudoratamente. La invito a riflettere, farsi una passeggiata qui, e a muoversi per NAPOLI tutta, non solo parte di essa. Arrivederci”.

Una situazione che purtroppo con il passare del tempo è degenerata e che ha portato a conseguenze inaccettabili. In attesa che qualcosa si muova, proviamo a dar voce ad una giovane che nel suo piccolo vuole cercare di migliorare una delle zone più difficili della città.

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