martedì, Agosto 12, 2025
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Secondigliano piange Vincenzo, morto a soli 19 anni

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Secondigliano è scossa dal dolore per la perdita di Vincenzo Manfredini di soli 19 anni. Secondo le prime informazioni trapelate il ragazzo si sarebbe tolto la vita: ancora ignote le cause del gesto così come la dinamica del suicidio. La morte del ragazzo ha scosso visibilmente la comunità e chi lo conosceva.

Toccante il commento postato sul gruppo ‘Una voce per Secondigliano’: “Un ragazzo educato e rispettoso, amato da tutti. La comunità dell’associazione “Aret ‘o Pizzo” è sconvolta: “Per noi era come un figlio”.

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Cordoglio per Vincenzo Manfredini

Profondo dolore è stato espresso anche da Vincenzo Strino, presidente del Larsec (Laboratorio di riscossa secondiglianese) da anni impegnato nel sociale e in iniziative di riscatto giovanile: “Stanotte un ragazzo di 19 anni ha deciso di porre fine alla sua esistenza. Era entrato nel progetto del Secondigliano a 16 anni e pochi giorni fa aveva chiesto aggiornamenti sull’inizio della nuova stagione e noi gli avevamo risposto che lo avremmo accolto di nuovo a braccia aperte. È un momento di forte dolore per me e per tutti i ragazzi che ci hanno avuto a che fare in questi anni, condividendo pane, sogni e pallone.
Vorrei scrivere tante cose perché sono avvelenato, ma proprio per questo eviterò di farlo, perché di fronte ad una narrazione perennemente positiva e di rinascita della città, non ci si accorge che la parte più fragile continua a non trovare ascolto”

A ricordare Vincenzo Manfredini con un post sui social è anche il consigliere comunale del Partito Democratico, Pasquale Esposito anch’egli del quartiere Secondigliano. «La nostra comunità – scrive Esposito – è scossa da una tragedia che lascia senza parole. La prematura e dolorosa scomparsa di Vincenzo, appena diciannovenne, ci addolora profondamente. Un ragazzo educato, rispettoso, cresciuto frequentando associazioni, parrocchie e luoghi di socialità del quartiere». Esposito ricorda come il 19enne frequentasse «con impegno» la Scuola dei talenti dei e mestieri, a pochi passi dalla sua abitazione di Secondigliano, «coltivando sogni e speranze come ogni giovane della sua età. Purtroppo, esistono dolori silenziosi e malesseri profondi che, a volte, riescono a superare ogni barriera di affetto». Esposito esprime, concludendo il suo intervento social, «vicinanza alla famiglia e alle persone che gli hanno voluto bene».

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