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Si tuffa da un’altissima balaustra in Costiera, il video diventa virale: “Modello negativo di divertimento”

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Ha fatto discutere il video, diventato virale, di un giovane ragazzo che si è tuffato da una pericolosissima balaustra a decine di metri di altezza in Costiera amalfitana. Il gesto è stato commentato sul suo profilo Facebook dal deputato Verdi – Sinistra Italiana Francesco Emilio Borrelli, che ha sottolineato la stupidità del gesto e il pessimo esempio per i più giovani.

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Tuffo da decine di metri a Furore, il video

Il fatto è accaduto a Furore, comune turistico in provincia di Salerno in piena costiera amalfitana. Qualche passo di rincorsa, poi scavalca la balaustra. Un po’ di necessaria stabilizzazione, prende la mira, qualche attimo, lungo respiro profondo e tuffo a petto pieno in caduta libera.  Il video è andato virale in rete, e il web si è come al solito polarizzato tra chi ritiene un gesto come questo eroico e coraggioso e chi invece lo condanna a bravata.

Le parole di Borrelli: “Un pessimo esempio, si rischia l’emulazione”

Tra questi, c’è il deputato AVS Francesco Emilio Borrelli. Non nuovo a tali prese di posizione, Borrelli si è espresso negativamente sull’accaduto sul proprio profilo Facebook. “Cosi si ammazzano e danno pessimi esempi ai ragazzini che da anni tentiamo di salvare da questa malsana abitudine. Abbiamo segnalato il filmato alle forze dell’ordine affinché si facciano le opportune verifiche per capire in che periodo sia stato realizzato il video, se è un fatto recente. Bisogna innanzitutto capire se si tratta di un episodio sporadico o di una malsana e pericolosissima abitudine. Se così fosse potrebbe avvenire un incidente o peggio ma lo scongiuriamo. Da anni ci battiamo contro il fenomeno dei tuffi selvaggi non per andare contro i ragazzi ma per salvarli. Video ed esibizioni come queste sono da ritenersi molto pericolose e diseducative a causa del processo di emulazione e bisogna quindi, adottare, le giuste contromisure.”

Tanti i commenti che supportano le parole di Borrelli. Da identificare i ragazzi e capire se questi siano turisti o locali (si propende più verso la prima ipotesi) e prendere le dovute precauzioni per fare in modo che non riaccada.

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