Home Cronaca Soldi subito o brutale pestaggio: il business della violenza dei clan stabiesi

Soldi subito o brutale pestaggio: il business della violenza dei clan stabiesi

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C’è chi ha capito che il miglior investimento è la paura. Esatto: niente droga, niente appalti truccati, niente omicidi. L’attività criminale più immediata e redditizia è la paura e la violenza. Così, ti basta avere un clan potente alle spalle, una squadra di 3 o 4 energumeni picchiatori e un imprenditore facoltoso da spennare. Tutto qui, e il gioco è fatto. E’ quanto avrà pensato Angelo Cascone, esponente apicale del clan Cesarano di Castellammare di Stabia. Il gruppo criminale organizzava i raid e sceglieva gli obiettivi nel fortino di Ponte Persica. Poi, era “o soldi subito o violenza bruta”.

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Sostanzialmente era questa la specialità di Cascone e, di lui, il clan si fidava eccome. Non aveva fatto i conti con il coraggio altrui, però. Capita così che, nel 2017, uno degli imprenditori presi di mira, si rifiuta di pagare l’estorsione di 100mila euro accettando la violenza. Gli è bastata quella per convincerlo a denunciare tutto alle forze dell’ordine. E’ così che Cascone è stato preso, è questa la storia riassunta nei verbali e nei faldoni dell’indagine contro di lui. Indagine chiusa proprio nei giorni scorsi, come riportano i collegi di Stabiachannel. Il coraggio, alla fine, paga. La violenza no.

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