Home Cronaca Spaccio di droga a Giugliano, alla sbarra gli Scissionisti del clan Mallardo

Spaccio di droga a Giugliano, alla sbarra gli Scissionisti del clan Mallardo

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Fissato il processo d’Appello nel processo che vede imputati diversi soggetti ritenuti appartenenti al gruppo palazzine del clan Mallardo. Il pubblico ministero della DDA Antonella Serio ha proposto appello alla sentenza di assoluzione emessa dal GUP del Tribunale di Napoli Fabio Provvisier, che vide diversi imputati assolti. L’udienza si terrà, davanti alla Corte di Appello di Napoli, Sesta Sezione, il 27 maggio.

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La sentenza di assoluzione di primo grado

Furono tutti assolti gli “scissionisti” del clan Mallardo,  nonostante la Procura avesse chiesto condanne per un totale di 102 anni nel procedimento con rito abbreviato per gli imputati Davide Barbato, Domenico Chiariello ‘Mimmuccio’, Ernesto Cuciniello, Aniello Di Biase, Francesco Di Nardo, Giuseppe Mele ‘o chiattone e Crescenzo Panico ‘o Pippone. La tesi dell’accusa si basava su intercettazioni ambientali e dichiarazioni di collaboratori di giustizia.

Nel collegio difensivo gli avvocati: Michele Giametta, Celestino Gentile, Antonio Giuliano Russo, Luigi Poziello, Alessandro Caserta, Mauro Zollo, Leopoldo Perone, Alfonso Palumbo, Beniamino Mammarella, Salvatore Cacciapuoti e Rocco Ascanio.

Tutto il procedimento ruota intorno alla guerra interna combattuta tra i vertici del clan Mallardo e il gruppo delle “Palazzine” INA a Giugliano. Quest’ultimo, approfittando di un vuoto di potere in seguito a numerosi arresti, avrebbe, secondo l’accusa, organizzato un nuovo commercio di stupefacenti. Come sottolineato dai magistrati, “i Mallardo avevano tollerato l’attività del gruppo delle Palazzine, ma nel corso del tempo si erano intensificati i contrasti per la gestione delle attività illecite e per la spartizione dei relativi proventi, frizioni che poi hanno portato alla lunga scia di sangue a partire dagli agguati a Michele di Biase, il figlio Aniello e a Catuogno”.

 

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