Gli spari contro una pasticceria in via Comunale Miano vecchia riaccendono i riflettori su Miano e sui gruppi che in un modo o in un altro sono interessati alla ‘torta’ ossia al vecchio feudo del clan Lo Russo. I titolari dell’esercizio, aperto da poco più di un mese, hanno dichiarato di non aver ricevuto mai minacce ma i radar delle forze dell’ordine si sono già attivati verso i gruppi emergenti dell’area. Uno in particolare preoccupa gli inquirenti, quello guidato da due giovanissimi fermati insieme qualche mese fa: nessun addebito nei loro confronti ma la dimostrazione concreta che da tempo sono sotto la lente degli investigatori che conoscono dinamiche e assetti della periferia nord. Sono i due giovani presunti ras che avrebbero messo nel mirino (il condizionale è d’obbligo) la conquista di Miano, gli stessi indicati come ‘eredi’ di quel che resta dei sottogruppi nati dalla deflagrazione del clan Lo Russo. Gli stessi che sarebbero responsabili della scritte anti-capitoni (‘Ztl Lo Russo’) che da settimane campeggiano sui muri della Miano vecchia. E tutto questo nonostante il gruppo facente capo a Giuseppe Lo Russo brami per riconquistare l’intero territorio.
