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Sparatoria in piazza Nazionale, ha le ore contate chi ha ferito Nurcaro, Noemi e la nonna

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Ci sarebbe una lista segretissima con alcuni nomi. Da questo mini elenco potrebbe uscire il nome di colui che ha ferito la piccola Noemi e Salvatore Nurcaro (colpendo ad un gluteo anche la nonna della piccola). Un nominativo su cui (ovviamente) c’è massimo riserbo. A sparare un uomo completamente vestito di nero che avrebbe tentato di uccidere Nurcaro al primo colpo fallendo: un uomo che ha agito da solo e che potrebbe aver sparato al 31enne di San Giovanni a Teduccio per questioni ‘personali’, si sussurra, di soldi o di un dissidio su altro motivo. Gli investigatori non lo confermano, ma è questa dunque la pista più accreditata per la sparatoria del pomeriggio del 3 maggio scorso in piazza Nazionale: non quella di un agguato di camorra, ma piuttosto di una vendetta per una vicenda privata. Partendo da questi indizi e da alcuni frame di altre telecamere (che immortalano il killer in sella alla Benelli) sarebbero poi partite le ricerche finalizzate a fare terra bruciata intorno all’uomo.

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La pista più accreditata per la sparatoria del pomeriggio del 3 maggio scorso in piazza Nazionale  non è quella di un agguato di camorra, ma piuttosto di una vendetta per una vicenda privata. Diversi elementi vanno in questa direzione. Immagini delle telecamere di videosorveglianza dei negozi vicini all’«Elite Cafè», il bar teatro della sparatoria, e testimonianza raccolte, confermano che a sparare sarebbe stato un unico uomo, il personaggio vestito di nero, di corporatura robusta e di statura non alta. Anche le modalità della sparatoria, i tanti colpi esplosi a vuoto, con mira approssimativa, le testimonianze secondo le quali l’arma, forse una calibro 9, si sarebbe inceppata, lasciano pensare cha ad agire non sia stato un sicario di un clan camorristico.

Le condizioni di Salvatore Nurcaro, il 32 enne originario del quartiere San Giovanni Teduccio, bersaglio del killer, sono migliorate. Il pregiudicato (precedenti per riciclaggio ed altri reati, ma non per associazione di stampo camorristico) potrebbe essere interrogato nei prossimi giorni e fornire indicazioni decisive per l’Identificazione dell’uomo che ha cercato di ucciderlo e ha ferito la piccola Noemi, di 4 anni, e la nonna, cinquantenne.

 

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