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Spari contro la casa del papà di Pierino ‘a siberia, poi l’agguato a Fonzo: la strategia criminale dei ‘nuovi Moccia’

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Prima dell’agguato a Giuseppe Fonzo andarono a sparare sotto casa del papà di Pietro Iodice, alias Pierino a Siberia. Un gesto di intimidazione per far capire al vecchio gruppo che adesso comandavano loro a Casoria e Afragola. Questo uno dei retroscena emersi dall’ordinanza che ha portato all’arresto di 19 persone del clan Moccia. Nel provvedimento si legge come lo scorso 3 dicembre 2018 a Casoria in via San Pietro venivano esplosi diversi colpi di arma da fuoco all’indirizzo di una palazzina condominiale dove viveva il padre di Pietro Iodice. La Polizia Scientifica di Napoli, intervenuto per i rilievi tecnici, repertò 5 bossoli calibro 7.65 e n°2 bossoli calibro 9×21.

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Il giorno dopo, il 4 dicembre, l’agguato a Giuseppe Fonzo, uomo legato a Iodice, nei pressi di un autolavaggio a San Pietro a Patierno. Il bersaglio dei killer si salvò per miracolo, fui attinto da vari colpi di arma da fuoco, di cui tre al femore ed uno alla nuca. Dopo l’agguato l’auto utilizzata dai sicari, una Fiat Panda (asportata in data 17.11.2018 in Afragola), di provenienza furtiva, fu data alle fiamme.

 

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