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Spiagge di Ischia ricoperte di migliaia di meduse, parla l’esperto: «Dovrebbe trattarsi della Pelagia noctiluca»

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Migliaia di meduse spiaggiate: è il singolare fenomeno riscontrato questo pomeriggio sulla costa nord-est dell’isola di Ischia. «È un fenomeno comune che si sta verificando anche in altre zone italiane, si verifica un pò meno in inverno, più comunemente in primavera ed estate e soprattutto dopo le mareggiate» afferma il dott. Marco Munari, coordinatore della stazione zoologica isolana dell’Anton Dohrn.

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Osservando le foto dello spiaggiamento Munari afferma: «Dovrebbe trattarsi della »Pelagia noctiluca«, comunemente chiamata vespa di mare (da non confondere con quella australiana Sea wasp) sottolinea Munari. Sono organismi che non sono in grado di contrastare le correnti e quindi ne sono in balia».

Episodi questi che secondo il biologo potrebbero aumentare: «Potremmo vedere un aumento di questi fenomeni» aggiunge Munari «tra gli effetti combinati di riscaldamento delle acque marine superficiali e il depauperamento delle specie marine che si nutrono di meduse, dalle larve agli adulti, c’è proprio l’aumento di questa specie». Più che lo spiaggiamento è la presenza di tante meduse che dovrebbe far riflettere, secondo una specialista del settore che si occupa di meduse, la biologa marina Isabella D’Ambra della stazione zoologica Anton Dohrn: «Gli spiaggiamenti in concomitanza con forti venti sono una cosa comune, quando c’è una forte presenza di meduse a mare vengono spinte sulle spiagge ed è quanto già verificatosi in Sicilia, in Corsica e nell’Adriatico».

La biologa aggiunge: «Sicuramente c’è un aumento delle meduse dovuto all’aumento della temperatura, dell’acqua, una diminuzione dei predatori, e un aumento del cibo a mare perché noi (esseri umani, ndr) stiamo fomentando le crescite algali, le crescite di zooplancton, immettendo fertilizzanti e scarichi non protetti». «Dagli studi in corso sembra che il trend sia l’aumento delle meduse, appunto per le cause elencate. Sicuramente noi abbiamo indotto degli squilibri nell’ecosistema e questi squilibri sembrano aver favorito proprio le meduse».

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