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Stesa a Barra, i rampolli degli Aprea incastrati dalle telecamere

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Il vero obiettivo della stesa avvenuta sabato scorso a Barra e costato il ferimento di una innocente era Salvatore Borriello, indicato come soggetto orbitante nel clan Mazzarella. Per quell’azione di fuoco questa mattina i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Napoli e quelli della compagnia di Poggioreale hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto (pubblici ministeri Antonella Fratello e Lucio Giugliano) nei confronti di quattro giovani rampolli del clan Aprea, avversario degli stessi Mazzarella: si tratta di Luigi Aprea (classe 1991), Giovanni Aprea (classe 1997), Vincenzo Aprea (classe 1995) e Fabio Falco (classe 1990). Decisive per l’identificazione del commando si sono rivelate le telecamere di videosorveglianza della zona, subito acquisite dai carabinieri nelle ore successive all’azione armata.

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Nel mirino degli Aprea un ras ritenuto vicino ai Mazzarella

Nel mirino del gruppo la Lancia Y dove viaggiava Borriello che, come si evince dalle telecamere, proveniente da via Bruno Buozzi svolta in via Serino. Una volta accortisi della presenza dell’auto Luigi Aprea e Giovanni Aprea, in sella al loro motociclo, arrestano improvvisamente la marcia e esplodono dei colpi di pistola contro il veicolo. L’auto prosegue la sua marcia mentre l’innocente Federica Mignone viene colpita ad una gamba accasciandosi al suolo. Come viene riportato nel decreto, durante le fasi di soccorso attivato da alcuni passanti mentre altri si fermavano solo a guardare incuriositi, si nota la presenza anche di due soggetti di sesso maschile, non identificati, che, a bordo di un Honda Sh di colore bianco, transitano più volte sul luogo del fatto. Le immagini hanno permesso ai carabinieri di risalire all’identità dei quattro indagati tutti appartenenti alla formazione criminale presente nel quartiere.

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