Stop alla vendita per l’asporto di drink e food dalle ore 22, chiusura dei tavolini in strada dalla mezzanotte e divieto di musica alta all’esterno dei locali. Ecco le nuove regole per bar, ristoranti e locali della movida al centro storico di Napoli.
Il Comune vara le linee di indirizzo sulla vita notturna. Al momento riguarderanno solo una parte del centro cittadino: quella compresa tra piazza Bellini, vico Quercia, via Cisterna dell’Olio e vico II Cisterna dell’Olio e zone adiacenti. Un giro di vite in materia di orari degli esercizi commerciali, “con l’obiettivo – spiega il Comune di Napoli – di salvaguardare le attività economiche e, al tempo stesso, tutelare le esigenze di riposo e quiete dei residenti”.
Stop all’asporto alle 22 e chiusura tavolini a mezzanotte, cambiano ancora le regole della movida a Napoli
La delibera è stata approvata dalla giunta guidata dal sindaco Gaetano Manfredi, su proposta degli assessori al Turismo e alle Attività Produttive, Teresa Armato, alla Salute e al Verde, Vincenzo Santagada, e alla Polizia Municipale e alla Legalità, Antonio De Iesu.
Ma le nuove regole non entreranno in vigore subito. Trattandosi di una proposta al consiglio comunale, infatti, per l’adozione di misure specifiche relative ad alcune zone particolarmente interessate dal fenomeno della movida, dovrà aspettare il passaggio nell’aula consiliare prima di diventare effettiva.
Le aree individuate, alla luce dei provvedimenti emessi dal Tribunale di Napoli, sono piazza Bellini, vico Quercia, via Cisterna dell’Olio e vico II Cisterna dell’Olio e zone adiacenti dove gli aspetti su cui intervenire riguardano sia la musica ad alto volume sia chi crea confusione intrattenendosi all’esterno dei locali fino a tarda notte. Su questi fenomeni, nella primavera scorsa, è stata condotta un’attività di monitoraggio da parte dell’Arpac, su iniziativa dei servizi comunali competenti.
Cosa prevederanno le nuove disposizioni
Per tutte le tipologie di esercizi pubblici, esercizi di vicinato, attività artigianali di asporto e distributori automatici, nonché per tutti quegli esercizi che usufruiscono di permessi per svolgere attività commerciale su suolo pubblico, gli indirizzi prevedono:
- il divieto di vendita e somministrazione per asporto di alimenti e bevande, sia alcoliche sia analcoliche, dalle ore 22:00 alle 6:00 del giorno seguente (la somministrazione è consentita negli spazi interni);
- il divieto di utilizzo degli spazi esterni per qualunque attività dalla mezzanotte alle 6:00 del giorno seguente;
- il divieto di diffusione sonora esterna da parte di pubblici esercizi, circoli privati, attività commerciali di vendita e attività artigianali alimentari, nonché di manifestazioni pubbliche o private.
Verrà costituita la Consulta della Notte: cos’è e di cosa si occuperà
La delibera di Giunta propone inoltre di adottare, con un successivo provvedimento, un piano di risanamento acustico “da movida”, come previsto dall’articolo 7 della legge 447/95, avvalendosi anche del supporto tecnico-scientifico di Dipartimenti universitari specializzati, in attuazione dell’Accordo quadro di collaborazione tra il Comune di Napoli e le Università “Federico II”, “Parthenope”, “L’Orientale”, “Suor Orsola Benincasa” e “Vanvitelli”.
Sempre nell’ambito delle attività volte a conciliare le esigenze delle attività commerciali con quelle dei residenti delle zone interessate dalla movida, il Comune ha concluso l’iter per la costituzione della Consulta della Notte, organismo formato da rappresentanti dell’Amministrazione e delle organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative, che avrà lo scopo di supportare le decisioni dell’ente in un’ottica di collaborazione.
Si occuperà di formulare interventi per regolare le diverse realtà legate ai contesti ricreativi e del divertimento serale e notturno in città, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vivibilità e di convivenza, prevedendo specifici spazi di incontro tra tutti gli interessati (residenti, gestori delle attività commerciali e cittadini che frequentano i contesti ricreativi) e le istituzioni pubbliche competenti. In particolare, per l’intero territorio cittadino, la Consulta collabora con il Comune con funzioni informative, consultive, e propositive non vincolanti, sui provvedimenti legati alla “movida notturna”, al fine di raggiungere la più ampia concertazione possibile tra istituzioni e parti sociali.