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Storia di miseria a Napoli, ‘vende’ il figlio neonato per il permesso di soggiorno

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Le indagini dell’Unità Tutela Minori della Polizia Municipale hanno fatto emergere un caso di miseria a Napoli. A marzo una donna, dopo aver partorito il proprio figlio, ha bloccato le pratiche di registrazione. Lei conviveva con un pregiudicato a Ponticelli, che era sposato con una ragazza africana. Il piccolo nato all’ospedale all’ospedale San Paolo, insieme ad altre 2 sorelle, doveva essere riconosciuto da uomo che avrebbe pagato per ottenere il permesso di soggiorno. A quel punto sono intervenuti gli agenti del capitano Giuseppe Cortese, che hanno portato il piccolo in una casa famiglia.

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LA SITUAZIONE FAMILIARE

Come segnala il Mattino la coppia ha 6 figlie, due delle quali sono state riconosciute da 2 marocchini pregiudicati che sono stati espulsi. Prima il numeroso nucleo familiare ha vissuto in un’auto poi ha occupato un deposito dalle condizione igieniche disastrose nella zona orientale di Napoli. Le bambine soffrivano di malnutrizione e mostravano difficoltà relazionali. Continui sono stati gli spostamenti tra Napoli e Provincia ma dopo il blitz della Municipale anche le sorelline sono state portate in una località protetta

 

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