Home Cronaca Strage delle Fontanelle, due ergastoli confermati in Cassazione

Strage delle Fontanelle, due ergastoli confermati in Cassazione

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Due ergastoli confermati e tre annullamenti relativi però alle circostanze generiche. Questa la decisione della Corte di Cassazione (I sezione penale) per i cinque imputati per il raid al circolo di Maria Santissima dell’Arco in via Fontanelle che costò la vita a Giuseppe Vastarella e Salvatore Vigna e che portò al ferimento di Alessandro Ciotola, Dario Vastarella e Antonio Vastarella. Confermato l’ergastolo per Antonio Genidoni (il capo dei ‘Barbudos’) e per Emanuele Salvatore Esposito detto ‘Soffietto’. La Suprema Corte ha invece annullato con rinvio ad una nuova corte d’appello la condanna all’ergastolo a carico di Alessandro D’Aniello (difesi da Antonio Delvecchio e Luca Cianferoni), Addolorata Spina e Vincenza Esposito (quest’ultime madre e moglie di Genidoni, la Esposito era difesa da Gennaro Pecoraro e Bruno Naso). Il rinvio attiene al mancato riconoscimento delle attenuanti generiche.

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Il 22 aprile del 2016 i killer dei ‘Barbudos’ (così veniva soprannominato il gruppo Genidoni, per la lunga barba stile Isis dei suoi componenti) fecero fuoco nel circolo Maria Santissima dell’Arco, al civico 193 di via Fontanelle. A rimanere uccisi furono Giuseppe Vastarello e il cognato Salvatore Vigna. Rimasero feriti invece Dario Vastarella, Antonio Vastarella e Alfredo Ciotola, anche loro, come le due vittime, imparentati con il capoclan Patrizio Vastarella. L’agguato scattò nell’ambito di una sanguinosa faida avviata per il controllo dell’antico quartiere partenopeo della Sanità che aveva già fatto diverse vittime, come lo stesso boss Pierino Esposito(ucciso nel novembre 2015) e suo figlio Ciro, che aveva 21 anni. Esposito era il patrigno dello stesso Genidoni.

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