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Striscione contro Umberto Chiariello, indaga la Digos: gli autori ripresi in un video

Striscione contro Chiariello
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“Chiariello infame…taci!”. Questo lo striscione esposto contro Umberto Chiariello nella tarda serata di ieri, lunedì 6 marzo, all’esterno dello stadio Maradona e alla sede di Canale 21. Chiaro il riferimento alle parole del noto giornalista rivolte ai gruppi organizzati, pronunciate nel corso del programma Campania Sport. Sull’accaduto sta indagando la Digos di Napoli. Gli inquirenti, si legge sul sito di Canale 21, hanno acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza ed ascoltato in mattinata anche Chiariello. La stessa emittente, ha pubblicato su YouTube il video in cui ignoti affissano lo striscione fuori la loro sede.

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La replica del giornalista sui social

Chi è infame? Chi ci mette la faccia come me e dice quello che molti pensano ed hanno paura di dirlo? O chi nell’anonimato mette striscioni insultanti? Rispondete piuttosto: Perché non tifate? Che paura avete di fare la tessera del tifoso? Cosa avete da nascondere? Lo stadio silente è una vergogna e punto. Senza se e senza ma. Per precisione, io ho detto: che uomini siete? Non ho detto: non siete uomini. Io vi ho dato ragione sulla discriminazione che subite rispetto al resto d’Italia. Ma resto dell’idea che chi va allo stadio e non tifa se è tifoso si deve VERGOGNARE altrimenti non è vero tifoso. Allo stadio si tifa. E chi non tifa SI VERGOGNI. Lo stadio non è il cinema. Lo stadio è PASSIONE. E si gioca insieme ai ragazzi che ci stanno regalando il sogno di una vita. Comunque, grazie per l’attenzione. Ma fate gli uomini: se siete tifosi, basta una sciarpa, la voce e le mani per applaudire. Poi che tornino le bandiere, i tamburi, i megafoni, gli striscioni e si facciano le standing zone. Ma nulla giustifica il silenzio dello stadio. IO STO CON GLI AZZURRI IN CAMPO. E VOI?”.

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