Svaligiano un’edicola poi si dileguano con il bottino, i video del colpo

Ci risiamo, punto e a capo. Fare imprenditoria, a qualsiasi livello, in alcune zone è diventato una sorta di miracolo gestionale. Oppure, non so, un atto di coraggio assoluto. Fatto sta che, puntualmente, si è costretti a riavvolgere il nastro. Si raccolgono le macerie, si fa la conta dei danni, si raccattano brandelli di speranza e normalità. Nessuno è esente da questa guerra sociale e di valori. Nemmeno un’edicola. Non bastava la macro criminalità, con tutta quella bella flotta di camorristi o aspiranti tali che fanno sostanzialmente ciò che vogliono. No, anche la micro criminalità reclama il suo spazio.

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Come a dire che se i soldi non bastano per fare la vita da nababbi e il lavoro non c’è o – molto probabilmente – non si è capaci a trovarne uno, allora è giusto far saltare una serranda, una porta, un cancello. E’ giusto prendere quello che è il lavoro di altri, quello che è la normalità che qualcun altro si è costruito per sè. Come nel caso dell’edicola di Lago Patria: arriva una sottospecie di banda, svaligiano il locale, prendono quello che vale di più e scappano. Sono stati ripresi dalle telecamere. “Svaligiano un’edicola”, a ripeterlo viene solo da scuotere la testa.