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Caos in Tangenziale a Napoli, spiegato il motivo. L’appello: “Lasciare liberi i caselli”

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Traffico in Tangenziale per lavori.

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Come comunicato dalla società che gestisce il tratto autostradale, da venerdì sera è stata chiusa una carreggiata, in ogni direzione, sul Viadotto Capodichino per consentire ‘attività di monitoraggio ed ispezione’.

 

“La società comunica che sulla tangenziale di Napoli a partire dalle ore 24.00 del giorno 18 ottobre nel tratto ‘viadotto Capodichino’ in modalità continuativa, la circolazione sarà garantita su due corsie per senso di marcia, in entrambe le direzioni. Nelle ore di punta, tale provvedimento potrebbe comportare qualche possibile ritardo”.

I lavori hanno causato già da questa mattina alle 7.00 forti ritardi con traffico rallentato tra Svincolo Doganella (km 19,8) e A56 Svincolo Capodimonte (16,2) in direzione Pozzuoli, con code all’ingresso di Corso Malta. Traffico reso ancora più intenso da un veicolo in fiamme che ha provocato rallentamenti tra Secondigliano e Corso Malta in direzione Capodichino.

 

 

“Tangenziale di Napoli ha terminato l’aggiornamento tecnologico dei portali tutor con i quali viene rilevata con elevata precisione la velocità media di tutti i veicoli in transito su singole tratte della Tangenziale ricompresi tra due portali appositamente attrezzati e segnalati. Con l’occasione si ricorda che il limite previsto per le autovetture è in gran parte pari a 80 km/h e che l’intera attività di controllo è effettuata esclusivamente dalla Polizia Stradale che provvede, in caso di violazione dei limiti, ad elevare le conseguenti sanzioni previste dal vigente Codice della Strada. Ricordiamo inoltre che tale sistema, comunemente definito Tutor, agendo sul comportamento di guida degli automobilisti, ha consentito negli ultimi anni un drastico calo degli incidenti e della mortalità” .

Lunedì di passione per migliaia di automobilisti napoletani che si sono trovati imbottigliati lungo la tangenziale a causa dei restringimenti di carreggiata in corrispondenza del viadotto Capodichino dovuti alle verifiche sulla stabilità imposte dal ministero dei Trasporti. L’effetto imbuto ha generato lunghissime code che hanno caratterizzato anche le strade affluenti. Sulle frequenze di Radio Marte, durante “la Radiazza”, è intervenuto il presidente della Tangenziale di Napoli Paolo Cirino Pomicino. “Sono a conoscenza della situazione, si tratta di interventi indifferibili concordati con il ministero dei Trasporti. Dureranno tra i sette e gli otto giorni, faremo il possibile per procedere con la massima celerità. Caselli aperti? Si tratta di una decisione che attiene al concedente, cioè al ministro. Tangenziale di Napoli è concessionaria della tratta e non può prendere iniziative del genere. L’unica misura che possiamo adottare è un potenziamento dei caselli per rendere più scorrevole la circolazione Purtroppo in città, a distanza di decenni, sconta l’assenza di una soluzione alternativa alla tangenziale”.

“Si doveva fare di più per contenere i disagi – affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli –. I caselli in prossimità del viadotto dovevano restare aperti per permettere un miglior deflusso in uscita delle automobili e il conseguente snellimento delle code. Tangenziale di Napoli avrebbe fatto bene a chiedere tale possibilità al ministero, invece non c’è stata alcuna iniziativa in questo senso. Anche la comunicazione è stata carente. Tra l’altro sul sito della tangenziale si parla solo di un monitoraggio e ispezione dalla “ORE 24:00 DEL GIORNO 18.10.19 NEL TRATTO “VIADOTTO DI CAPODICHINO” IN MODALITA’ CONTINUATIVA”. Qualora i controlli dovessero evidenziare dei problemi, si informi immediatamente la circolazione. Un disagio del genere, che coinvolge e coinvolgerà migliaia di napoletani nei prossimi giorni, è stato reso noto esclusivamente con un comunicato stampa molto generico apparso sul sito, troppo poco per informare gli automobilisti in maniera efficace”.

 

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