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Tentano il cavallo di ritorno, agenti fingono di essere le vittime e li arrestano

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Gli hanno teso una vera e propria trappola fingendosi le vittime. E così sono riusciti ad intrappolarli. È questa la ‘cronaca’ dell’ultimo arresto effettuato dagli uomini della squadra investigativa ed operativa del commissariato di Secondigliano (guidato dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito e coordinati dall’ispettore Luca Boccia) coadiuvati dai colleghi della squadra volante. Quest’ultimo, durante un servizio di controllo del territorio, nel transitare in via Monte Faito, hanno notato un’autovettura parcheggiata che, a seguito di controllo è risultata essere provento di furto avvenuto a Sessa Aurunca. Durante le fasi di restituzione del veicolo al legittimo proprietario, gli agenti hanno appurato che era in atto un’attività estorsiva nei suoi confronti. Uno degli agenti in particolare si è finto il figlio del proprietario della vettura concordando telefonicamente un appuntamento per la restituzione del veicolo dietro pagamento di un corrispettivo in denaro. La ‘trappola’ ha portato i suoi frutti: i ‘fantasmi’ coadiuvati dai colleghi delle volanti sono riusciti a bloccare le due persone presentatesi all’appuntamento. Uno dei due, Arturo Silvestro (classe 94) è stato sorpreso all’interno dell’abitacolo della stessa mentre, il suo complice, il 30enne Renato Marino ha tentato invano la fuga venendo poi bloccato nella zona di Capodichino. Per i due adesso le accuse di tentata estorsione aggravata e ricettazione; il 30enne è stato, altresì, arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale. Anche in questo caso i ‘fantasmi’ hanno effettuato due arresti di un certo rilievo: Silvestro è infatti il nipote di Salvatore Ferrara ucciso nel Rione Berlingieri nel 2007 mentre Marino è il cugino del ras Paolo Esposito o’porsche

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