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Lacrime di dolore a Casoria, Terry muore a 29 anni: «Hai lasciato un vuoto incolmabile»

Lacrime di dolore a Casoria, Terry muore a 29 anni: «Hai lasciato un vuoto incolmabile»
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Sono momenti di dolore quelli che sta vivendo la comunità di Casoria dopo la scomparsa di Teresa D’Auria. La giovane, 29 anni, ha perso la vita nella giornata di ieri. Non appena annunciata la drammatica notizia, sono stati centinaia i messaggi di cordoglio arrivati tramite social.

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“Sei e resterai sempre nel nostro cuore” scrive un amico di Terry. Quest’ultimo continua ricordando la giovane come “una persona sempre disponibile e socievole, una grande donna adesso”.

Ciao stellina bella. Hai lasciato un vuoto inconsolabile. Mi mancherai per sempre. Dai tanta tanta forza alla tua famiglia”, è un altro dei tanti commenti che si possono leggere.

Le altre notizie | Giovane morta per Covid a Villaricca, l’appello disperato della mamma: «Fatemi il tampone, devo andare da Giusy» [Articolo del 2 gennaio 2022]

“Sono pronta a tutto, anche ad un gesto estremo. Voglio solo andare da mia figlia. Non chiedo altro”. Maria Teresa di Villaricca è distrutta perché le è arrivata quella notizia che nessun genitore vorrebbe mai ricevere. Ha la voce rotta dal pianto e dalle sue parole trapela la disperazione di una madre che deve sopportare il dolore per la morte della figlia. La 37enne Giusy Barbato è deceduta oggi all’ospedale di Frattamaggiore. Tutto è iniziato quando ha scoperto di essere positiva al Covid-19. Le condizioni della giovane si sono aggravate ben presto ed è stata condotta prima all’ospedale di Pozzuoli e poi al nosocomio frattese San Giovanni di Dio.

Maria Teresa non può uscire di casa perché attende il tampone: “Dovevano venire questa mattina a farmelo, ma non si è visto nessuno. Martedì cremano mia figlia e devo stare lì. Non può restare sola, lontano dalla sua mamma anche in quel momento. Mio figlio piccolo è distrutto perché la sorella era per lui come una seconda madre. Siamo disperati. Non vogliamo nulla, solo il tampone che potrebbe ridarci la libertà. Aiutateci”. La famiglia Barbato, dalla scoperta della positività al Covid-19, sta affrontando ingenti spese economiche. Maria Teresa ha continuato: “Non mi vergogno a dire che ho fatto i debiti. Sono stata costretta perché tra farmaci, visite mediche e bombole d’ossigeno abbiamo speso tutto lo stipendio. Siamo soli contro questo virus. Non mi interessa dei soldi. Magari fossero serviti per salvare la mia Giusy. Faccio una pazzia se non mi liberano. Voglio il tampone per andare da mia figlia”. 

 

 

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