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Aggressione transgender a Torre del Greco, si stringe il cerchio intorno ai responsabili

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Sarebbe stato girato diversi giorni prima rispetto alla data di pubblicazione sui social e alla successiva denuncia del consigliere regionale della Campania, Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde), il video nel quale si vede una transgender inseguita, spintonata e presa a calci a Torre del Greco (Napoli). È la convinzione delle forze dell’ordine che indagano sull’episodio. Secondo quanto trapela, infatti, gli inquirenti avrebbero acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona dove è avvenuto l’episodio di violenza (nel quartiere periferico di Leopardi), senza però trovare traccia dell’accaduto.

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Un aspetto, questo, che lascerebbe pensare che il video è relativo a diversi giorni, se non settimane prima rispetto alla diffusione su Facebook. Intanto da ciò che trapela, i carabinieri sarebbero riusciti ad identificare i ragazzi che inseguono la transgender. Nel video urla e prova a sfuggire ai due stringendo qualcosa tra le mani.

I due non sarebbero stati ancora ascoltati dai militari dell’Arma, che starebbero indagando su un possibile tentativo di rapina che avrebbe scatenato l’aggressione con spintoni e calci.

Il Pd cittadino ha chiesto al Comune di costituirsi parte civile in un eventuale processo, sulla vicenda interviene anche Nicola Fratoianni di Leu: “Un’aggressione di chiara matrice transfobica, con l’unica intenzione di denigrare ed esporre una ragazza trans alla gogna pubblica. Sono certo che la giustizia  ora – prosegue il segretario di Sinistra Italiana – farà il suo corso. Ma una cosa è evidente. Una legge contro l’omolesbobitransfobia nel nostro Paese è urgente e necessaria. Con buona pace delle fantasie della destra.”

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