Dopo la condanna al ribasso in appello arrivano per Giuseppe Greco gli arresti domiciliari. Questa la decisione della Corte d’Assise d’Appello di Napoli (V sezione) per il giovane di Marano che travolse e uccise due rapinatori. In primo grado era stato condannato a 14 anni e 4 mesi di reclusione per duplice omicidio volontario. In Appello invece, in accoglimento della proposta di concordato avanzata dagli avvocati Domenico Dello Iacono e Luigi Poziello del foro di Napoli nord, con parere favorevole del Procuratore Generale Dottor Giovanni Cilenti, per Greco la pena era stata rideterminata a 10 anni di reclusione (con sconto pari ad anni 4 mesi 4).
Al giovane era stata riconosciuta l’attenuante della provocazione, che prevede uno sconto di pena fino ad un terzo, proprio in virtù del fatto che la sua reazione fu provocata dall’azione delittuosa dei due rapinatori. Adesso la possibilità per il 29enne di scontare la detenzione domiciliare in accoglimento delle argomentazioni dei suoi legali.
Giuseppe Greco in via Antica Consolare Campane travolse e uccise due rapinatori che in precedenza gli avrebbero rubato un Rolex. Il 27 enne viaggiava a bordo di una Smart, mentre i due rapinatori di Sant’Antimo, Ciro Chirollo e Domenico Romano, avevano agito a bordo di uno scooter. Greco aveva optato per il rito abbreviato e oggi, dopo la ridereminazione della pena in appello, la sostituzione della custodia cautelare in carcere con i domiciliari
