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“Tre allenatori non si cambiano neanche in cinque anni”, Spalletti critica le scelte di ADL e del Napoli

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“A parte l’Inter che ha vinto meritatamente lo scudetto, la squadra italiana che mi è piaciuta di più è il Bologna. Mi riporta al Napoli. Bel gioco e nel gruppo si respira amicizia, fratellanza. È così che si vince, anche”. Così Luciano Spalletti in un’intervista al Corriere della Sera torna a parlare del campionato, e anche della sua ex squadra, il Napoli portato allo scudetto.

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Spalletti sul Napoli: “Tre allenatori non si cambiano neanche in cinque anni…”

“Tre allenatori in genere non si cambiano neanche in cinque anni – il pensiero dell’attuale CT della Nazionale –. Come si fa in pochi mesi ad assimilare tante cose da uomini che hanno metodi e caratteri diversi. I giocatori, talvolta, devono essere confortati, convinti di essere forti. Basta un nulla per demotivarsi. Ragazzi giovani come Zirkzee, Kvara per esempio vanno coltivati, difesi e sostenuti ogni giorno”.

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E sulle prospettive per le convocazioni all’Europeo per Di Lorenzo, Raspadori, Meret, protagonisti di una stagione non esaltante, il ct è chiaro: “Io valuto complessivamente, non la stagione o gli ultimi mesi. Quindi, a proposito del collega, Pioli, dato per partente dal Milan: “Pioli è un ottimo allenatore e soprattutto uomo con grandi qualità umane, ha spessore. Ha fatto bene al Milan in questi tre anni. Nelle dinamiche interne non entro”.

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