Home Cronaca Tre omicidi della faida ma nessun ergastolo, ‘graziati’ i capi della Scissione

Tre omicidi della faida ma nessun ergastolo, ‘graziati’ i capi della Scissione

Da sinistra Cesare Pagano, Carmine Pagano e Oreste Sparano
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Hanno evitato anche in secondo grado la ‘mazzata’ rimediando in totale settant’anni di carcere. Imputati per il duplice omicidio di Marco Maisto e Giovanni Irollo (assassinati nel dicembre del 2016 a Melito nell’ambito di un’epurazione interna al cartello Amato-Pagano) e di Antonio Matrullo ‘o nano (ucciso a piazza Zanardelli a Secondigliano), l boss Cesare Pagano (imputato per tutti e tre omicidi), Carmine Pagano e Oreste Sparano (quest’ultimi solo per il duplice omicidio di Melito).

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Nessun ergastolo per i tre ras della Scissione

La Corte d’Assise d’Appello di Napoli ha dunque confermato la sentenza di primo grado emessa dal gip del tribunale di Napoli nel maggio del 2020 comminando trent’anni per Cesare Pagano, mentre vent’anni sono stati stabiliti per gli altri due ras scissionisti. Non vi è stato alcun appello da parte del pubblico ministero ed i difensori di Sparano (difeso dagli avvocati Gandolfo Geraci e Luigi Senese) e Carmine Pagano (difeso da Luigi Senese) hanno chiesto l’esclusione della premeditazione poi non concessa dalla sentenza avendo già ottenuto in precedenza la concessione delle attenuanti generiche mentre per Cesare Pagano (difeso dall’avvocato Domenico Dello Iacono e da Emilio Martino) per cui era esclusa la continuazione vi è stata la condanna a trent’anni. I tre omicidi sarebbero stati decisi nel quadro di tensioni interne al clan Amato-Pagano nei confronti dapprima del gruppo Maisto, divenuto insubordinato specie in riferimento allo smercio di droga nella zona di Arzano. Cesare Pagano invece era imputato per l’omicidio del ras conosciuto come ‘o nan e  ritenuto un killer del clan Amato-Pagano, omicidio avvenuto il 26 Giugno 2009. Matrullo fu ucciso perché in polemica con i vertici del clan e in particolare perchè divenuto troppo ‘autonomo’ agli occhi del gruppo.

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