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Trova 23 milioni di lire ma non può cambiarli in euro, arriva la beffa dopo la scoperta

Trova 23 milioni di lire ma non può cambiarli in euro, arriva la beffa dopo la scoperta
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Ha trovato 23 milioni di lire dietro ad un quadro del ‘600 ma le banconote non hanno più alcun valore per la Banca d’Italia. Dopo questo sbalorditivo ritrovamento l’uomo, originario di Brindisi, si è rivolto ad una nota associazione per essere aiutato.

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Qualche tempo fa un famoso pittore brindisino, a seguito del decesso del padre, ha rinvenuto il tesoro in banconote di vario taglio nel box. L’uomo ha inizialmente contattato la Banca d’Italia per chiedere informazioni per effettuare il cambio e, purtroppo, si è sentito rispondere che lo stesso non era più possibile trascorsi 10 anni dall’entrata in circolazione dell’euro, quindi dal 2002.

Ecco che il pittore si è rivolto quindi all’associazione Giustitalia, che si occupa, tra le altre cose, a livello nazionale ed internazionale della conversione lire/euro, per ottenere il cambio tramite una richiesta di conversione avanzata davanti al Tribunale ordinario.

È ancora possibile cambiare le lire in euro?

È possibile per le seguenti banconote, a condizione che il richiedente dimostri di aver presentato la richiesta di cambio tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012:

  • 500.000 “tipo 1997”
  • 100.000 “tipo 1983”
  • 100.000 “tipo 1994”
  • 50.000 “tipo 1992”
  • 10.000 “tipo 1984”
  • 5.000 “tipo 1985”
  • 2.000 “tipo 1990”
  • 1.000 “tipo 1990”

Cosa si intende per “richiesta di cambio”?

Si intende una richiesta scritta, presentata nelle seguenti forme:

  • cartacea con sottoscrizione
  • tramite PEC
  • tramite e-mail

Alla richiesta scritta è equiparata la dichiarazione di impossibilità di effettuare il cambio rilasciata da una Filiale della Banca d’Italia tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012, purché sottoscritta da parte del personale dell’Istituto. Una documentazione diversa da quelle sopra descritte dovrà essere valutata dalla Banca d’Italia caso per caso sotto il profilo dell’affidabilità.

Le Filiali della Banca d’Italia aperte al pubblico sono: AgrigentoAnconaAostaBariBolognaBolzanoBresciaCagliariCampobassoCataniaCatanzaroFirenzeForlìGenovaL’AquilaLecceLivornoMilanoNapoliPalermoPerugiaPescaraPotenzaReggio CalabriaRoma SuccursaleSalernoSassariTorinoTrentoTriesteVeneziaVerona.

Quali sono le conseguenze se non è stata presentata una richiesta di cambio tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012?

In base all’attuale normativa (v. paragrafo “quadro giuridico”) non è possibile effettuare il cambio delle lire. La Banca d’Italia ha versato al bilancio dello Stato il controvalore delle banconote in lire ancora in circolazione (complessivamente circa 1,2 mld di euro).

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